9 febbraio 2019 - 19:36

Salvini attacca di nuovo Achille Lauro: «Penoso»

Prima della finale di Sanremo, il ministro attacca il brano «Rolls Royce»: «Una canzone inno alla droga? Penosa e pietosa, mi fa schifo solo l’idea»

di Alessio Lana

Salvini attacca di nuovo Achille Lauro: «Penoso»
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In attesa della finale del Festival di Sanremo, Mattero Salvini torna a polemizzare contro il rapper Achille Lauro e la sua canzone in gara, Rolls Royce. Su Twitter il ministro dell’Interno non usa mezze parole: «Una canzone inno alla droga? Penosa e pietosa, mi fa schifo solo l’idea. Preferivo di gran lunga Caramelle di Carone e Dear Jack, dedicata alla denuncia della pedofilia. Voi che ne dite??? ». Il riferimento è al brano pubblicato il a fine 2018 e presentato alla commissione artistica del Festival di Sanremo 2019 ma senza essere ammesso proprio per la tematica affrontata. Mette infatti in musica il tema di un bambino di 10 anni che si trasforma in un viaggio nell’orrore della pedofilia: «Dammi la mano bambino e vieni nel bosco», cantano Pierdavide Carone e la band romana, «No che non sono un estraneo, io ti conosco. Vengo dal tuo stesso posto».

L’astio di Salvini verso Lauro è dovuto a una polemica scoppiata nei giorni scorsi. La Rolls Royce di cui canta il cantante nato a Roma non è solo una Casa automobilistica ma anche il nome gergale di una delle più potenti pasticche di MDMA, meglio conosciuta come ecstasy. Come spiegato dal cantante al Corriere della Sera, per Rolls Royce lui intendeva proprio le vetture, uno dei massimi simboli di opulenza ma a quanto pare non tutti gli credono.

Oltre che su Twitter, il ministro ha usato parole dure anche durante Striscia la Notizia: «È terribile, mi fa schifo solo l’idea… », commenta pungolato da Jimmy Ghione mentre guarda il video, «Rolls Royce… Mi sembra che stia ammiccando eh… Non è la macchina, lui sta parlando di un’altra roba, non è la macchina… Ho come il dubbio… Anche perché cita qualche personaggio che in passato ha usato, ha abusato, strausato e strabusato e non è finito bene, sono quasi tutti morti».

Salvini poi prosegue: «Io ho fatto l’operazione Scuole sicure per andare a beccare gli spacciatori di pasticche fuori dalle scuole e questo qua mi viene a fare il fenomeno... Rolls Royce!». Il ministro però evita ogni polemica con Baglioni. Nel servizio Tv, Ghione affonda: «Chi ha selezionato il pezzo si sarà fatto una leggerissima domanda?» e il ministro replica «Tu dici che è Baglioni, il direttore artistico? Non farmi polemizzare con Baglioni che già ho avuto i miei problemi». Si riferisce allo scontro, poi risolto, sulle opinioni espresse sulla vicenda SeaWatch dal direttore artistico. «Se non fosse drammatica ci sarebbe da ridere», aveva detto Baglioni, «Non si può pensare di risolvere la situazione di milioni di persone in movimento e in situazioni di disagio evitando lo sbarco di quaranta persone, li prendo io o li prendi tu. Non credo che un dirigente politico oggi abbia la capacità di risolvere la questione, però dovrebbe almeno saper dire la verità, e cioè che siamo di fronte a un grande problema e dobbiamo metterci tutti nella condizione di risolverlo».

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