2 novembre 2018 - 13:31

Buffon ritrova la Champions: «Che sofferenza senza. Il "bidone" dell'immondizia? Fervida fantasia»

Il portiere del Psg si prepara a tornare in campo in coppa contro il Napoli: «Con Ancelotti ha acquisito una consapevolezza che prima non era certa di avere»

di Redazione Sport

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Una partita «delicata, contro un avversario di grandissimo livello». Gigi Buffon si prepara a sfidare il Napoli. Martedì il Paris Saint-Germain scenderà in campo al San Paolo per affrontare i partenopei in una partita chiave per il prosieguo del cammino in Champions. «L'avvento di Ancelotti ha fatto sì che questa squadra prendesse un altro tipo di consapevolezza che prima non era certa di avere», sottolinea ai microfoni di Sky Sport Buffon che, scontate le tre giornate di squalifica, sarà fra i pali del Psg sin dal primo minuto. «Come ho vissuto le prime tre partite del girone? Soffrendo - sorride - Le ho guardate in differita in tv dallo spogliatoio, non essere partecipe mi fa soffrire».

«Non voglio darmi scadenze e giocare fino a quando mi renderò conto di essere competitivo. Finché ho la fortuna di avere questo tipo di offerte e di giocare ad livelli altissimi di calcio, vado avanti. Per smettere c'è tempo», sottolinea guardando a un futuro più lontano. Chi vince la Champions? «Ci sono 2-3 favorite: non puoi non mettere il Barcellona che ha il primo, a volte secondo giocatore al mondo. Poi c'è anche la Juve, che negli ultimi anni ha consolidato il suo livello e poi è arrivato l'altro secondo, a volte primo giocatore del mondo», spiega.

Buffon ha dovuto guardare le prime partite da fuori per colpa di quello sfogo post-Madrid in cui accusò l'arbitro Oliver di avere «un bidone dell'immondizia al posto del cuore». «Da dove mi è uscita? Dalla mia più fervida fantasia - confessa oggi - Non sapevo che dire, avevo un diavolo per capello ed è venuto fuori il Gigi di Carrara». A 40 anni suonati l'ex portiere della Juventus non pensa ancora al ritiro: «Non voglio darmi scadenze e giocare fuino a quando mi renderò conto di essere competitivo. Finché ho la fortuna di avere questo tipo di offerte, a livelli altissimi di calcio, vado avanti. Per smettere c'è tempo». A Parigi sogna finalmente di alzare quella Champions che gli è sfuggita più volte «ma le favorite sono 2-3: non puoi non mettere il Barcellona, che ha il primo, ogni tanto secondo, giocatore al mondo che è Messi, e poi c'è la Juventus. Gli anni che abbiamo fatto hanno consolidato questo tipo di livello e ora è arrivato l'altro primo, ogni tanto secondo, giocatore al mondo», il riferimento a Cristiano Ronaldo.

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