3 ottobre 2018 - 13:15

Grobbelaar, la confessione e il suo passato in guerra : «Fui costretto a uccidere»

Il racconto molto duro dell’ex portiere del Liverpool, che nel 1975 combattè nell’esercito della Rhodesia (oggi Zimbabwe) che difendeva il predominio dei bianchi. «Quanti ne ho ammazzati? Non posso dirlo»

di Redazione Online

Grobbelaar, la confessione e il suo passato in guerra : «Fui costretto a  uccidere»
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Un racconto duro, una confessione choccante. Bruce Grobbelaar, ex portiere del Liverpool, in una intervista al Guardian ricorda quando nel 1975, a 18 anni, era un soldato dell’esercito del Paese che sarebbe diventato l’attuale Zimbabwe e ha combattuto la guerra civile di Rhodesia difendendo la supremazia dei bianchi. In quel conflitto Grobbelaar era stato costretto a uccidere. Le sue vittime erano i guerriglieri di Robert Mugabe: «Era il crepuscolo e quando il sole inizia ad affossarsi vedi le ombre tra i cespugli . Non riesci a riconoscere granché finché non vedi il bianco degli occhi dei soldati. - racconta -. O vivi tu o loro. Spari, vai a terra e c’è uno scambio di proiettili. Poi senti delle voci che ti dicono “Caporale, mi hanno colpito!” e fai per zittirle, altrimenti vieni ucciso tu e gli altri. Quando cessa il fuoco vedi corpi a terra dappertutto. La prima volta tutto quello che hai nello stomaco ti risale fino alla bocca. Quanti ne ho uccisi? Non posso dirlo. Ho ucciso tante persone e per questo ho sempre vissuto la mia vita giorno per giorno. Posso solo pentirmi di quello che ho fatto, ma non posso cambiare il mio passato».

Fu un’esperienza durissima, fatta di violenza: «Ricordo che un compagno tagliava le orecchie a ogni uomo che ammazzava e le metteva in un vaso... e aveva diversi vasi. La sua famiglia fu torturata e voleva vendetta». E ha rischiato di cadere in depressione come altri soldati, che si sono uccisi a vicenda nel conflitto. «Il calcio mi ha davvero salvato dalla depressione e ha allontanato i pensieri oscuri della guerra», conclude Globelaar che a guerra finita andò in Canada ai Vancouver Whitecap prima di passare al Liverpool con cui vinse 6 Premier League, una Coppa dei Campioni e 3 Coppe d’Inghilterra.

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