fondi allo sport
Malagò contro la riforma del Coni voluta dal governo: «Lo sport italiano non ne aveva bisogno»
Il presidente del Coni: «La bozza rimane questa, è già in arrivo al Parlamento, ma spero e penso ci possano essere delle modifiche rispetto a come sono state presentate
«La ragione di questo intervento? Non la dovete chiedere a me, però penso che la risposta è di natura politica. Se lo sport italiano ne aveva bisogno? No, non lo penso proprio». Così il presidente del Coni, Giovanni Malagò, al termine dell’incontro di oltre un’ora a Palazzo Chigi col sottosegretario Giancarlo Giorgetti sulle novità emerse nella bozza della legge di Bilancio, con la prevista riforma di Coni Servizi e il passaggio della gestione dei contributi alle federazioni sportive a un ente («Sport e Salute Spa») sotto il controllo del ministero dell’Economia.
Bozza
«La bozza rimane questa, è già in arrivo al Parlamento, ma spero e penso ci possano essere delle modifiche rispetto a come sono state presentate. D’altronde è un disegno di legge e non un decreto» aggiunge Malagò.
Giorgetti
«La nostra posizione è la trasposizione di quanto è scritto nel contratto di governo. Ci sono opinioni diverse ma il testo non è il vangelo e si può migliorare. Il nostro interesse è fare il bene dello sport italiano» ha replicato Giorgetti a Malagò. «Mi sembra, come al solito, che ci sia anche un po’ di enfasi rispetto a queste prospettive rivoluzionarie. Diciamo riformatrici, questo sì» ha sottolineato ancora il sottosegretario alla presidenza del Consiglio.