11 settembre 2018 - 18:11

Russia: la Wada apre un’inchiesta sul bomber Cheryshev per doping

Il padre dell’attaccante, ora al Valencia, nel 2017 aveva parlato di un’iniezione di «ormone della crescita» al figlio per farlo recuperare da un infortunio

di Maria Strada

Denis Cheryshev, 27 anni (Afp) Denis Cheryshev, 27 anni (Afp)
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La Wada, l’agenzia Mondiale antidoping, ha confermato alla stampa l’apertura di un’inchiesta per un presunto caso di doping riguardante Denis Cheryshev, attaccante del Valencia (il prestito dal Villarreal) e della nazionale russa.

L’indiscrezione, pubblicata martedì dal Daily Telegraph, è stata confermata da un portavoce dell’Agenzia: «Il caso è attualmente nelle mani dell’agenzia antidoping spagnola, che informerà la WADA dei risultati», ha commentato il direttore della comunicazione Maggie Durand.

All’origine del caso delle dichiarazioni del padre di Cheryshev, Dmitri , ex calciatore e allenatore al momento del Mordovija, squadra di Saransk che milita nella serie B russa: il 6 luglio 2017, in un’intervista alla rivista russa Sport Weekend, Dmitri aveva raccontato di un’iniezione di ormone della crescita somministrata al figlio per favorire la guarigione da un infortunio. Circostanza che l’attaccante aveva già smentito: «Non so da dove il giornalista abbia preso questo, forse non ha capito mio padre, ma io non ho usato mai sostanze proibite». La stessa Federcalcio russa (Rfu), aveva confermato iniezioni ma non di ormone della crescita, bensì di «plasma arricchito di piastrine». Più recentemente Sport Weekend ha diffuso una nota nella quale, pur confermando che Cheryshev padre ha impiegato le parole «ormone della crescita», poteva non intendere realmente «ormone della crescita» (гормон роста), poiché si è riferito anche a un «fattore di crescita (фактОр роста), con l’accento sull’ultima parola».

L’Agenzia antidoping russa, Rusada, ha ascoltato sia il padre sia il figlio e ha inviato i referti sia alla Wada sia alla Agencia Española de Protección de la Salud: quest’ultima ha precisato che sta indagando sul caso in collaborazione con l’Agenzia Mondiale antidoping.

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