3 aprile 2019 - 23:18

Razzismo e Calcio, Pjanic: «Matuidi ci ha detto che la prossima volta uscirà». Una tentazione ormai diffusa

Blaise era stato preso di mira a gennaio 2018 e si era sfogato: «Il calcio serve a diffondere uguaglianza, passione, ispirazione. Per questo sono qui»

di Paolo Tomaselli

Razzismo e Calcio, Pjanic: «Matuidi ci ha detto che la prossima volta uscirà». Una tentazione ormai diffusa
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«Ho parlato con Blaise e ha detto chiaramente che la prossima volta che succede lascerà il campo: non gliene frega niente. Non la vive bene, anche perché non è la prima volta che succede. E spera che qualcosa cambierà». Miralem Pjanic con Matuidi non condivide solo le fatiche e le vittorie del centrocampo juventino, ma anche i turbamenti nel dopo partita di Cagliari. «Non sono solo Blaise, Moise o Alex Sandro a vivere male questa situazione — continua Pjanic — e a essere tristi, ma anche tutti noi. L’esultanza non c’entra nulla, i cori non devono mai esserci». Passata almeno in parte la rabbia per quello che è successo prima e dopo il secondo gol segnato da Kean alla Sardegna Arena, anche il campione del mondo ha affidato la sintesi del suo pensiero ai social: «Bianco + Nero #No al razzismo».

Ma l’idea di lasciare il campo in caso di attacchi razzisti sta prendendo piede. Lo ha ribadito l’ivoriano Yaya Touré, ex compagno dell’inglese Sterling nel City, dopo gli insulti ricevuti da quest’ultimo in Montenegro. «Facciamolo — ha sottolineato Touré alla conferenza Uefa sulla diversità nel calcio —. Servono messaggi forti».

Il 7 gennaio 2018, stessa spiaggia stesso mare in tempesta di Cagliari, Matuidi aveva vissuto una serata ancora peggiore. Anche perché arrivava subito dopo quella di Verona (30 dicembre 2017) in cui la curva dell’Hellas fu multata di 20 mila euro con diffida. «Non me la sento di lasciar perdere senza reagire — il messaggio scritto allora dal francese —. Ho assistito a scene di razzismo durante la partita. Le persone deboli cercano di intimidire con odio. Io non riesco a odiare e posso solo essere dispiaciuto per coloro che danno questi cattivi esempi. Il calcio è un modo per diffondere l’uguaglianza, la passione, l’ispirazione ed è per questo che sono qui. Pace».

Allora, il Cagliari si scusò senza alcun distinguo («Solo l’ignoranza può spiegare certi comportamenti. Rispetto»), ma non subì alcuna sanzione, né a maggior ragione la subirono gli autori del gesto, perché sul tavolo della Procura Federale non arrivò nessuna segnalazione ufficiale.

Dalla Francia invece ieri è arrivato il comunicato della Federcalcio per esprimere «la nostra vicinanza ai due giocatori della Juve per gli atti intollerabili». Anche Paul Pogba è intervenuto in tackle sulla vicenda che ha toccato la sua ex squadra e il suo compagno di Nazionale: «Bravi italiani, svegliatevi. Non lasciate che un piccolo gruppo razzista parli per voi!». Fatelo, prima che Matuidi e gli altri decidano che è abbastanza. E fermino questo sgangherato teatrino.

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