automobilismo
F1, Gp di Cina: dall’undercut alla safety car, i momenti chiave della corsa
La corsa in Cina è stata un spot anti-noia con continui colpi di scena e ribaltamenti di fronte. Una safety car virtuale aveva aiutato Sebastian Vettel a vincere in Australia, e un’altra safety car (vera) qui ha premiato l’azzardo della Red Bull
1.Risultato a sorpresa
Doveva essere la grande giornata della Ferrari che partiva con due macchine in prima fila, stava diventando quella della rimonta Mercedes e invece fra i due litiganti è spuntata la Red Bull con Daniel Ricciardo. La corsa in Cina è stata un spot anti-noia con continui colpi di scena e ribaltamenti di fronte. Una safety car virtuale aveva aiutato Sebastian Vettel a vincere in Australia, e un’altra safety car (vera) qui ha premiato l’azzardo dei blu che si sono fermati a montare le gomme soft (avevano le medie) quando la vettura con le sirene è entrata al 34° giro per permettere ai commissari di rimuovere i detriti provocati dal contatto fra Pierre Gasly e Brendon Hartley (10” di penalità per il francese della Toro Rosso). E dieci secondi di penalità anche per Max Verstappen, giustissimi perché l’olandese nel finale è franato addosso a Vettel con un attacco sbilenco e brusco rovinandogli la domenica. Ricciardo è un grande pilota e lo ha dimostrato di nuovo con sorpassi spettacolari e staccatone, a fine stagione potrebbe lasciare Milton Keynes, per chiunque deciderà di prenderlo è un grande acquisto. Festeggia sul podio Valtteri Bottas e Kimi Raikkonen, per il ferrarista è un terzo posto inaspettato per come si erano messe le cose. Per il connazionale della Mercedes un calice amaro visto che aveva la vittoria in tasca.