15 aprile 2018 - 10:51

F1, Gp di Cina: dall’undercut alla safety car, i momenti chiave della corsa

La corsa in Cina è stata un spot anti-noia con continui colpi di scena e ribaltamenti di fronte. Una safety car virtuale aveva aiutato Sebastian Vettel a vincere in Australia, e un’altra safety car (vera) qui ha premiato l’azzardo della Red Bull

di Daniele Sparisci

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Risultato a sorpresa

Doveva essere la grande giornata della Ferrari che partiva con due macchine in prima fila, stava diventando quella della rimonta Mercedes e invece fra i due litiganti è spuntata la Red Bull con Daniel Ricciardo. La corsa in Cina è stata un spot anti-noia con continui colpi di scena e ribaltamenti di fronte. Una safety car virtuale aveva aiutato Sebastian Vettel a vincere in Australia, e un’altra safety car (vera) qui ha premiato l’azzardo dei blu che si sono fermati a montare le gomme soft (avevano le medie) quando la vettura con le sirene è entrata al 34° giro per permettere ai commissari di rimuovere i detriti provocati dal contatto fra Pierre Gasly e Brendon Hartley (10” di penalità per il francese della Toro Rosso). E dieci secondi di penalità anche per Max Verstappen, giustissimi perché l’olandese nel finale è franato addosso a Vettel con un attacco sbilenco e brusco rovinandogli la domenica. Ricciardo è un grande pilota e lo ha dimostrato di nuovo con sorpassi spettacolari e staccatone, a fine stagione potrebbe lasciare Milton Keynes, per chiunque deciderà di prenderlo è un grande acquisto. Festeggia sul podio Valtteri Bottas e Kimi Raikkonen, per il ferrarista è un terzo posto inaspettato per come si erano messe le cose. Per il connazionale della Mercedes un calice amaro visto che aveva la vittoria in tasca.

Daniel Ricciardo (Reuters) Daniel Ricciardo (Reuters)

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