2 gennaio 2019 - 22:54

Apple taglia le stime dei ricavi, pesa il rallentamento della Cina. «Vendite deboli degli iPhone»

Per il primo trimestre 2019 abbassati a 84 miliardi di dollari, prima erano in una forchetta tra 89 e 93 miliardi. Un anno fa erano stati di 88,3 miliardi

di Paolo Ottolina

Apple taglia le stime dei ricavi, pesa il rallentamento della Cina. «Vendite deboli degli iPhone»
shadow

Apple rivede al ribasso le stime per i ricavi del primo trimestre dell’anno fiscale 2019 a 84 miliardi di dollari. Lo ha comunicato l’amministratore delegato Tim Cook in una lettera agli azionisti, inviata quando i mercati americani erano già chiusi. Il giorno dopo, l’annuncio si fa però sentire e il titolo perde il 10 per cento a Wall Street, il peggiore calo giornaliero da sei anni. Nel documento l’azienda di Cupertino ha spiegato la revisione con la «debolezza economica in alcuni mercati emergenti» che «si è rivelata avere un impatto significativamente maggiore di quello che avevamo previsto». Il riferimento, in particolare, è alla Cina, la cui economia «ha iniziato a rallentare nella seconda metà del 2018» mentre «la crescita del Pil riferita dal governo è stata la seconda più bassa negli ultimi 25 anni». Apple ritiene inoltre che «l’ambiente economico in Cina sia stato ulteriormente influenzato dall’aumento delle tensioni commerciali con gli Stati Uniti. Mentre il clima di crescente incertezza grava sui mercati finanziari, gli effetti sembrano aver raggiunto anche i consumatori, mentre il traffico i nostri negozi e quelli dei nostri partner in Cina è calato con il progredire del trimestre. I dati hanno dimostrato che la contrazione del mercato degli smartphone in Cina è stata particolarmente forte».

Giù al Nasdaq

Nei risultati del quarto trimestre 2018, Apple aveva stimato per i 3 mesi attuali (i cui risultati saranno divulgati il prossimo 29 gennaio) ricavi tra 89 miliardi e 93 miliardi, con un margine lordo tra 38% e 38,5%. Un anno fa, nel Q1 2018, la Mela aveva registrato entrate per 88,3 miliardi di dollari e profitti pari a 20,1 miliardi di dollari. Per la casa americana il primo trimestre è fondamentale perché comprende la stagione del Natale e del Black Friday, quella in cui si concentrano la maggior percentuale dell’anno di acquisti e in cui, di fatto, vengono lanciati i nuovi iPhone (introdotti al termine del trimestre precedente).
Già subito dopo l’annuncio i titoli di Apple sono stati sospesi a Wall Street per circa 20 minuti, perdendo poi oltre l’8% quando sono stati riammessi alle contrattazioni. L’azione AAPL, dopo aver toccato un massimo di 233,47 dollari al Nasdaq in ottobre, ha perso quota per arrivare a un minimo di 146,83 dollari il 24 dicembre, un livello nuovamente toccato (e superato al ribasso) nelle contrattazioni after hours dopo l’annuncio odierno.

Cook: pesano le tensioni Usa-Cina

Tim Cook ha dichiarato nel corso di un’intervista con Cnbc che «le tensioni commerciali hanno messo pressione all’economia cinese», riferendosi alla situazione degli ultimi mesi fra gli Stati Uniti e Pechino. Nell’intervista Cook cerca anche di spazzare i via i timori sul fatto che Apple possa essere in parte vittima in Cina di un boicottaggio a causa delle tensioni con gli Stati Uniti. «È solo una piccola parte» ha detto Cook commentando la revisione al ribasso delle stime per i ricavi.
Nelle scorse settimane, diverse indiscrezioni avevano parlato di tagli alla produzione dei nuovi iPhone (XS, XS Max e XR) nelle fabbriche cinesi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
ALTRE NOTIZIE SU CORRIERE.IT