18 dicembre 2018 - 13:17

Causa in California contro Apple: «Ha mentito su dimensioni e risoluzione dello schermo dell’iPhone X e XS» 

Una causa intentata nei confronti della casa di Cupertino sottolinea come il marketing aziendale abbia provato a rendere meno visibile il notch nelle pubblicità. Apple avrebbe poi dato false informazioni sui pollici del display e sui pixel

di Enrico Forzinetti

Causa in California contro Apple: «Ha mentito su dimensioni e risoluzione dello schermo dell'iPhone X e XS» 
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Quando si parla di prodotti, la precisione nelle specifiche tecniche è centrale. Apple non solo non sembra esserlo stata quando pubblicizzava i suoi ultimi modelli di smartphone, ma potrebbe averlo anche fatto di proposito. Almeno stando al contenuto di una causa intentata contro l’azienda di Cupertino in California. Apple viene accusata di aver volutamente fornito delle informazioni scorrette sugli iPhone X, XS e XS Max. Ad esempio, parlando di dimensioni, ha sempre pubblicizzato il modello X da 5,8 pollici mentre chi ha sporto querela ha realizzato una misurazione da 5,6875 pollici. Una delle altre accuse riguarda il tentativo da parte di chi si occupa di marketing di rendere il meno visibile possibile il notch — la tacca nella parte alta dello schermo che contiene i sensori della fotocamera frontale e che ha debuttato proprio sui melafonini — nelle pubblicità, andando così a trarre in inganno i clienti. Un’altra accusa riguarda invece la risoluzione dello schermo indicata come 2436x1125 pixel. Chi ha fatto causa all’azienda però ha sottolineato come ogni pixel del display non sia costituito da tre sottopixel, come ci si sarebbe aspettato, ma solamente da due. Il tutto andrebbe così a diminuire la qualità complessiva dello schermo tanto che quella di un iPhone 8 Plus risulterebbe superiore. 

Gli altri casi legali

Da un punto di vista delle battaglie legali Apple sta passando un momento abbastanza delicato per quello che riguarda il mercato cinese, dove è in corso una vera e propria guerra dei brevetti con Qualcomm che ha portato pochi giorni fa a dichiarare lo stop delle vendite di molti iPhone nel paese asiatico. L’azienda di Cupertino ha fatto ricorso contro la decisione. A inizio di quest'anno Apple era invece stata oggetto di diverse class action per la vicenda legata al rallentamento delle prestazioni di vecchi modelli per preservare la batterie. Una circostanza che aveva fatto tornare ancora una volta in auge il sospetto di ricorrere all’obsolescenza programmata per favorire la vendita dei nuovi prodotti sul mercato. A giugno era invece arrivata una class action che chiedeva risarcimenti per 5 milioni di dollari per il malfunzionamento degli Apple Watch: secondo i clienti che avevano fatto causa all’azienda un difetto di fabbricazione portava il display a staccarsi dalla cassa dello smartwatch.

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