15 maggio 2018 - 17:11

Facebook ha cancellato 583 milioni di profili falsi in tre mesi

I dati del social network sull’applicazione degli standard della comunità. Il tallone d’Achille rimane l’incitamento all’odio

di Martina Pennisi

shadow

Quanto sta diventando intelligente la tecnologia? Una nuova risposta alla sempre più attuale domanda arriva dal primo rapporto di Facebook sulla rimozione dei contenuti in base alle sue linee guida. Nel primo trimestre del 2018, il social network dice di aver rimosso 583 milioni di profili falsi nei minuti successivi alla loro creazione (il dato non impatta sul conteggio degli iscritti, che sono più di 2,2 miliardi).

Le macchine di Menlo Park sono riuscite a intervenire prima che qualcuno segnalasse l’illecito nel 98 per cento dei casi. Percentuali simili per lo spam (836 milioni di contenuti rimossi, il 99 per cento dei quali scovati dalle macchine), il nudo e la pornografia (21 milioni e 95 per cento), la violenza (3,4 milioni e 85 per cento) e il terrorismo (1,9 milioni e 99 cento). Problemi instradati verso la soluzione, quindi, ammesso che si sia disposti a delegare in toto al colosso californiano la selezione delle variabili cui attenersi e le modalità di intervento. Non a caso, Facebook si è già attrezzata - in aprile- per dare la possibilità di appellarsi alle decisioni.

Il settore in cui c’è ancora molto da lavorare - per altri cinque o dieci anni, aveva ammesso Mark Zuckerberg al cospetto del Congresso americano - è quello del materiale di incitamento all’odio. La tecnologia non è andata oltre il riconoscimento del 38 per cento dei due milioni e mezzo di contenuti poi rimossi. Il perché è chiaro: bisogna capire termini in diverse lingue, le sfumature e il contesto. Motivo per cui, ad esempio, un mese fa Zuckerberg ha dovuto assumere dozzine di revisori di lingua birmana per arginare la diffusione di messaggi d’odio contro la minoranza musulmana dei Rohingya in Myanmar. In tutto il mondo, il numero totale degli (indispensabili) revisori raggiungerà 20 mila entro fine anno.

Intanto, Facebook ha rimosso altre 200 applicazioni che potrebbero aver usato i dati degli utenti in modo illecito, come ha fatto Cambridge Analytica, fra le quali l’italiana CubeYou. Secondo New Scientist, ce n’è una, MyPersonality, che ha esposto le informazioni di più di tre milioni di persone.

Facebook, tutti gli annunci a F8: dall'anti-Tinder alle novità di Instagram e WhatsApp
Dating on Facebook

I dati principali del report:

• Sono stati rimossi 837 milioni di contenuti di spam, quasi il 100 per cento dei quali trovati e contrassegnati prima che qualcuno li segnalasse.
• Sono stati disattivati circa 583 milioni di account falsi — la maggior parte dei quali bloccati entro pochi minuti dalla loro creazione (non andando a impattare sul conteggio totale degli iscritti) —, cui vanno aggiunti «i milioni di tentativi quotidiani di creazione di account falsi» e la stima del fatto che sia ancora fasullo il 3-4 per cento degli account attivi.
• Sono stati rimossi 21 milioni di contenuti di nudo di adulti o pornografici, il 96 per cento dei quali rilevati dalle macchine prima di essere stati segnalati. Menlo Park stima comunque che su ogni 10 mila contenuti visualizzati, 7-9 visualizzazioni abbiano riguardato contenuti che violavano gli standard su nudo e pornografia.
• Sono stati rimossi o etichettati come potenzialmente pericolosi circa tre milioni e mezzo di contenuti violenti, l’86 per cento dei quali identificati dalla tecnologia prima che venissero segnalati.
• Sono stati rimossi due milioni e mezzo di contenuti che incitavano all’odio, il 38 per cento dei quali sono stati rilevati direttamente dalle macchine.
• Sono stati rimossi 1,9 milioni di post legati al terrorismo, il 99 per cento dei quali individuati prima della segnalazione degli utenti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
ALTRE NOTIZIE SU CORRIERE.IT