Quei giovani di Morgante che hanno fatto strada

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Lunedì 21 Maggio 2018, 05:04
I PASTORI
ASCOLI Gioia e orgoglio nella comunità ascolana perché la prossima consacrazione a cardinale di monsignor Giuseppe Petrocchi, conferma che l'allora vescovo di Ascoli, monsignor Marcello Morgante, seppe formare un'ottima generazione di sacerdoti divenuti, nel corso degli anni, vescovi e cardinali al servizio della chiesa. Ricordiamo ad esempio monsignor Piero Coccia attuale arcivescovo di Pesaro e presidente della Conferenza episcopale marchigiana, monsignor Francesco Marinelli, vescovo emerito di Urbino, monsignor Stefano Russo vescovo della diocesi di Fabriano e Matelica. Nell'elenco c'è anche il cardinale Sebastiani che però è espressione della diocesi fermana.
Se Marcello Morgante è stato un ottimo educatore e ha seminato bene fra i giovani sacerdoti, la crescita nella gerarchia ecclesiale la si deve anche ad altre due figure di spicco che hanno guidato spiritualmente la diocesi ascolana: Pierluigi Mazzoni e Silvano Montevecchi, fondamentali nel lungo percorso dei pastori ascolani. Diocesi ascolana che sotto l'impulso di monsignor Giovanni D'Ercole è ora notevolmente impegnata nell'emergenza sociale. Ad Ascoli, infatti, molte sono le famiglie in crisi per la perdita del lavoro o che per gravi disagi sociali versano in situazioni di indigenza. A tutto questo si aggiunge la piaga sempre più dilagante dei padri separati che, non riuscendo a far fronte al mantenimento di moglie e figli si trovano costretti a dormire in auto e a vivere in situazione di estremo disagio. Nella parrocchia di San Marcello, per rispondere a questo invito del vescovo, avendo spazi inutilizzati, è stato aperto un centro di Carità intitolato a don Peppe Giuliani. Avendo altri spazi liberi è stato attrezzato qualche letto per la prima accoglienza. Questo servizio è stato inaugurato il 10 marzo. Prossimamente, infine, un'altra struttura sta per essere inaugurata. Stiamo parlando del Pas, il polo di accoglienza e ospitalità, che dovrebbe entrare in funzione in un palazzo di poco meno di 500 metri quadrati per dare un rifugio e fornire servizi a chi purtroppo è in difficoltà economica.
r. c.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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