L'EMENDAMENTO

E-fattura, moratoria sulle sanzioni per tutto il 2019

Una proposta di modifica al Dl Fiscale allunga i tempi nei quali saranno comminate multe “soft” a chi non usa la procedura elettronica. Soddisfatti i commercialisti: “Misura di buon senso”

Pubblicato il 16 Nov 2018

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E-fattura, si va verso un ampliamento della moratoria sulle sanzioni. E’ stato depositato dalle opposizioni un emendamento al dl Fiscale che proroga a tutto il 2019 la moratoria sulle multe collegate all’avvio della obbligatorietà della fatturazione elettronica B2B prevista per gennaio 2019. Il dl attualmente prevede un trattamento più favorevole sulle sanzioni fino a giugno 2019 ovvero consente di evitare del tutto le multe se la fattura è trasmessa entro la scadenza di liquidazione o di “pagarle” al 20% se trasmesse entro la liquidazione successiva.

Sul testo potrebbero convergere anche i partiti di maggioranza (Lega e 5 Stelle) che già hanno chiesto al governo di valutare l’ampliamento temporale della moratoria.

Soddisfatti i commercialisti. Per il presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti Massimo Miani la moratoria “non è certo un condono” ma “una misura di assoluto buon senso che rende meno traumatico un passaggio delicatissimo che vedrà inevitabilmente grandi difficoltà applicative nella sua fase di avvio”. In mancanza di una introduzione più graduale dell’obbligo, è imprescindibile un’adeguata fase di avvio senza immediata applicazione delle sanzioni.

“Da tecnici della materia tributaria e conoscitori della multiforme realtà delle imprese”, prosegue Miani, “abbiamo sempre detto che, laddove non possibile una introduzione più graduale dell’obbligo, è imprescindibile quanto meno una adeguata fase di avvio senza immediata applicazione delle sanzioni. Bene hanno fatto le forze politiche di maggioranza e di opposizione a presentare l’emendamento e benissimo faranno ad approvarlo”.

In Senato intanto si prova ad allargare la platea di chi sarà obbligato ad usare la e-fattura. L’obbligo della fatturazione elettronica, per le società sportive dilettantistiche, deve essere “adempiuto” ai “cessionari” per i contratti di sponsorizzazione e pubblicità: questo il vincolo contenuto in un ‘sub’ all’emendamento del relatore Emialiano Fenu (M5s) presentato a prima firma dal presidente della commissione Bilancio al Senato, Daniele Pesco. La proposta – che si riferisce al collegato alla manovra – punta a modificare una delle proposte del relatore che cancella l’obbligo per le società dilettantistiche dello sport di presentare le fatturae in formato elettronico. L’emendamento Pesco, quindi, rimanda la fatturazione alle società terze delegate che si occupano dei contratti pubblicitari.

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