L'INTESA

E-commerce, la Ue fa la guerra alle merci pericolose: intesa con Amazon & co.

Insieme a eBay, Alibaba-Aliexpress e a Rakuten France, il colosso Usa si impegna a rimuovere i prodotti dai cataloghi online. Il sistema di allerta Ue Rapid servirà per comunicare l’esito delle segnalazioni e informare i rivenditori. La commissaria Jourová: “I consumatori devono godere del più alto livello di sicurezza possibile”

Pubblicato il 25 Giu 2018

Giorgia Pacino

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I big dell’e-commerce sono pronti a rimuovere le merci pericolose dalle piattaforme online. Amazon, eBay, Alibaba-Aliexpress e la francese Rakuten France hanno raggiunto un accordo con la Commissione europea per un’eliminazione veloce dei prodotti pericolosi venduti sul web.

Le quattro società si sono impegnate a reagire alle notifiche trasmesse dalle autorità degli Stati membri entro due giorni lavorativi e ad adottare misure a seguito di segnalazioni da parte di clienti entro cinque giorni. Dovranno fornire specifici punti di contatto per le autorità, in modo da agevolare la comunicazione su questioni relative alla sicurezza, e predisporre modalità chiare che rendano più semplici le notifiche da parte dei consumatori. Una volta individuati i prodotti, dovranno anche comunicare che seguito intendono dare alle segnalazioni. Le piattaforme dovranno consultare il sistema di allerta Ue Rapid per le merci pericolose, rimuoverle dai loro cataloghi online e prendere misure per evitarne la ricomparsa tra le offerte. Toccherà sempre alle società di e-commerce fornire una formazione specifica ai rivenditori, esigendo da parte loro la conformità alla normativa europea sulla sicurezza dei prodotti.

“Sempre più persone nell’Unione europea fanno acquisti online. Il commercio elettronico ha aperto nuove possibilità per i consumatori, offrendo loro una scelta più ampia a prezzi più bassi. Quando acquistano online i consumatori dovrebbero godere del medesimo livello di sicurezza di quello su cui possono contare quando fanno acquisti in un negozio”, ha detto Vĕra Jourová, commissaria europea per la Giustizia, i consumatori e la parità di genere.

Nel 2016, secondo i dati Eurostat, il 20% delle vendite totali realizzate nell’Unione europea è avvenuto online. È cresciuto anche il numero di scambi di prodotti pericolosi, notificati mediante il sistema di allarme rapido che consente un passaggio di informazioni tra 31 Paesi europei e la Commissione. La direttiva sul commercio elettronico, già in vigore, prevede procedure di notifica e rimozione per contenuti problematici, ma non ne specifica la tempistica. A marzo, la Commissione ha adottato una raccomandazione con una serie di misure operative che dovrebbero essere adottate dalle imprese e dagli Stati membri per intensificare i controlli. La raccomandazione si applica a tutte le forme di contenuti illegali, da quelli di natura terroristica all’incitamento all’odio e alla violenza, dal materiale pedopornografico ai prodotti non sicuri e alle violazioni del diritto d’autore.

I risultati dell’intesa volontaria siglata con queste prime quattro società verranno valutati ogni sei mesi, monitorando i progressi e incoraggiando il contributo di altri mercati online. “Accolgo con favore l’impegno sottoscritto, che consentirà di migliorare la sicurezza a favore dei consumatori”, ha proseguito la commissaria Jourová. “Invito anche altri mercati online ad aderire a tale iniziativa, in modo che Internet diventi un luogo più sicuro per i consumatori dell’Ue”.

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