LECCE – Com’era previsto, da Adriana Poli Bortone è arrivata una pesante bocciatura delle primarie del centrodestra: “È stata una figuraccia costosa. Il sondaggio è già stato fatto: le primarie ci hanno detto che hanno perso tutt’e tre i candidati. Si è trattato di danno di immagine e di partecipazione alla campagna elettorale: Salvemini sta già lavorando da un mese. Le primarie non sono state una festa, ma un funerale della coalizione. È legittimo riconoscere: ‘Abbiamo perduto con le primarie: è un flop vero e proprio’. Ho cercato il dialogo, ho tolto la dicitura di sindaco. Tutti gli sforzi per invitare il centrodestra a dialogare sono stati fatti”. È il giorno della resa dei conti per la senatrice. Dietro ad Adriana Poli Bortone sono schierati Daniele Montinaro, Aldo Aloisi, Daria Vernaleone, Francesco Grasso, Antonio Lamosa e altri rappresentanti delle civiche. A fianco alla senatrice c’è Ugo Lisi, che ribadisce il rispetto per la scelta delle primarie, ma invita a riflettere tutti i partiti: in altre parole, chiede di ripensarci e di riaprire il tavolo con Poli Bortone.
Per la senatrice ora la Lega dovrà riflettere insieme a Forza Italia: “I forzisti hanno dimostrato di valere il 3 per cento in città”. La candidatura di Congedo si può disinnescare? Sì, secondo Adriana Poli Bortone, basta esaminare i dati: “Con 3 mila voti mancano all’appello 22 mila votanti di centrodestra. Vorrà andare avanti, da solo come un caterpillar, o gli converrà di più aprire un tavolo con noi per unire il centrodestra e per far andare a casa Salvemini?”. La senatrice punta il dito anche sulla spaccatura nel centrosinistra: “Tra LBC e il candidato sindaco di centrosinistra tutto è saltato per motivi mi sembra anche poco dignitosi. Noi non vogliamo Salvemini: vogliamo far vincere il centrodestra!”. La senatrice ha puntato il faro anche sull’incoerenza di Giorgia Meloni, “che a Roma non fece le primarie e si candidò direttamente, ma a Lecce ritiene prioritarie le primarie”. Aldo Aloisi dichiara di voler aprire soprattutto ai movimenti civici come Sentire Civico e l’Altra Italia “per favorire un tavolo che unisca il centrodestra”. Insomma, anche gli ex amici di Paolo Perrone, come Lamosa e Montinaro, sono lì pronti col coltello tra i denti. I tre candidati alle primarie del centrodestra, durante la loro campagna elettorale, hanno dichiarato di essere bravi artificieri e di poter disinnescare la “bomba Poli”. Ma forse l’esplosione nel centrodestra è già avvenuta.