Il diamante mandarino, un uccellino carino e simpatico

Un piccolo uccellino allegro e inconfondibile per il suo becco rosso vivace, è capace di donare una grande compagnia. Per questo va ripagato con cure e attenzioni adeguate.

Roberta Marino
A cura di Roberta Marino
Pubblicato il 26/01/2023 Aggiornato il 27/01/2023
uccellino diamante mandarino

Piccolo ed elegante uccellino passeriforme che fa parte della famiglia degli Estrildidi, il diamante mandarino pesa solo pochi grammi, eppure la sua presenza in casa si fa notare, eccome! Sarà per il suo bellissimo becco rosso che spicca sul grigio delle piume, o forse sarà per le sue buffe vocalizzazioni un po’ gracchianti che ricordano il suono di una trombetta e che rispondono al trillo del campanello. Certo, non può competere con i gorgheggi melodiosi del canarino ma, sebbene non si possa definire un “canterino”, per simpatia non teme rivali, è sempre attivo e vivace e forse proprio per questa ragione è così amato e ricercato.  Socievole, “chiacchierone”, sembra quasi rispondere quando viene interpellato: insomma, un vero protagonista che regala momenti di allegria e stupore.

Un piccolo uccellino dal becco colorato

Proveniente dall’Australia e dalle isole Sonda, spesso confuso con il bengalino, il diamante mandarino si può trovare anche in aride praterie o sterpaglie, ma è diffuso soprattutto nelle zone umide della savana e lungo i corsi d’acqua. Un amore, quello per l’acqua, che manifesta anche in cattività, facendo frequenti bagni nella vaschetta. Il suo aspetto è inconfondibile: piccolo (massimo 10-12 cm di lunghezza), con una livrea tipicamente grigia nelle parti superiori, sfumature brunastre e mustacchi bianchi bordati di nero. È soprattutto il colore del becco, però, a identificarlo: rosso molto acceso nel maschio e giallo/arancio nella femmina. Il maschio, poi, presenta anche “guanciotte” (macchie auricolari) di colore arancio acceso e puntini bianchi sui fianchi. È comunque il canto a individuare il sesso del diamante mandarino: la femmina, infatti, emette solo un suono.

Le varianti del diamante mandarino

Quella descritta è solo la versione più nota di questo uccello, in quanto esistono numerose mutazioni selezionate e create dall’uomo nel tempo: il diamante mandarino Grigio, o ancestrale, appena citato, ma è possibile trovare anche i Faccia Nera (con due segni caratteristici scuri sotto l’occhio), il Diluito (dove la colorazione delle guance nel maschio è bianco crema e la livrea argento), i Ciuffati (in cui entrambi i sessi presentano un grazioso ciuffetto). O ancora i Guancia Nera (il colore delle guance nei maschi è totalmente nero e non arancio), i Petto Bianco (che ricordano nell’aspetto i pinguini) o i completamente Bianchi (sia il maschio sia la femmina) e numerose altre mutazioni (come il Dorso Chiaro, il Bruno, il Mascherato, l’Isabella, il Becco Giallo, il Pezzato ecc… fino ad arrivare al rarissimo Arricciato).

L’alloggio con vaschetta per l’uccellino

Questo uccellino, in genere, ha una vita media di 8-10 anni, ma solo a patto che sia accuratamente accudito. Anche se resistente (nonostante le sue dimensioni), teme molto gli sbalzi di temperatura: nella stanza in cui si trova, non deve essere mai inferiore ai 5 C° o superiore a 30 °C. La gabbia va posta in un luogo riparato, luminoso e aerato, ma senza spifferi, e non deve mai essere spostata per evitare di sottoporre l’uccellino a cambi repentini dal caldo al freddo. A proposito di gabbia, le dimensioni sono importanti per il suo benessere: l’ideale è che sia almeno 100 x 40 x 50 cm per una coppia (meglio ancora una voliera), sistemata in un luogo dove possa essere aperta per farli muovere liberamente (magari una stanza chiusa e sempre sotto sorveglianza). Anche i posatoi devono essere delle dimensioni adeguate e lavabili, per evitare il rischio di formazione di acari (minuscoli puntini rossi ben visibili), pericolosi per la salute dei piccoli amici.

Come tenere pulita la gabbietta dell’uccellino

A tutela dell’igiene, è consigliabile che il fondo sia estraibile e lavabile, scegliendo bene il rivestimento: tra i materiali più indicati c’è il tutolo di mais o la lettiera specifica per pappagallini ondulati; è meglio evitare giornali o simili: se ingeriti sono pericolosi. Tra gli accessori, non dovrà mancare una vaschetta per il bagnetto, interna o esterna: il diamante mandarino adora fare il bagno e giocare con l’acqua. L’assenza di acqua gli causerebbe un malessere: importante, però, che sia pulita e cambiata frequentemente.

I semi giusti per gli uccellini esotici a seconda della stagione

Il diamante mandarino è un granivoro e si nutre di semi. La scelta deve essere compatibile con la specie e possibilmente adeguata alla stagione. In generale si alimenta con una miscela di semi per uccellini esotici, composta da: panico giallo e scagliola (in percentuale maggiore da aprile a ottobre), miglio bianco, panico rosso, niger, miglio rosso, semi condizionati (in quantità del 5% nella bella stagione, del 10% in inverno).

Oltre ai semi, non devono mai mancare osso di seppia, grit marino a base di gusci d’ostrica tritato e, durante il periodo riproduttivo, il pastoncino giallo da somministrare una settimana prima della deposizione delle uova, durante la nascita e lo svezzamento. I diamanti mandarini, poi, gradiscono molto anche le spighe di panico, ma non bisogna eccedere in quantità.

Occasionalmente, si può fornire rosso d’uovo sodo oltre a frutta e verdura sempre fresca e non bagnata, scegliendo tra: lattuga, carota, mela, mandarino, spinaci, cetrioli, tarassaco ma anche pera, fichi secchi, datteri, uva, radicchio.

Da evitare assolutamente il peperone, il prezzemolo e l’avocado, che sono per lui tossici.

Da non dimenticare mai l’acqua nel beverino che deve essere sempre fresca e pulita, magari con una o due gocce di limone per mantenerla pura e aggiungere vitamine.

mangime diamante mandarino

Uccellino diamante mandarino come accudirlo

In natura, il diamante mandarino vive in comunità molto numerose: la sua indole allegra e tranquilla lo spinge infatti a cercare la presenza dei suoi simili con cui gestisce un territorio, preferibilmente su arbusti e rami nella zona del nido. Anche nella vita domestica, è necessario garantirgli una compagnia adeguata: in gabbia, o voliera, deve vivere almeno in coppia per non soffrire la solitudine. Il maschio e la femmina convivono serenamente al punto da poter formare una bellissima famiglia: amano passare molto tempo a spulciarsi, formano coppie stabili per tutta la vita, depongono mediamente cinque uova che covano per una quindicina di giorni. Per non mettere a rischio la loro salute, però, non dovrebbero fare più di tre covate l’anno.

Come fare il nido per gli uccellini in casa

Se si possiede una coppia, quindi, sarà sempre opportuno predisporre un piccolo nido prediligendo quello “a pera” o a casetta di plastica che il diamante mandarino ama meno, ma dove è possibile controllare facilmente lo stato delle uova e dei nascituri. Attenzione alla scelta dell’imbottitura del nido: stoffa tagliata a striscioline  e il classico materiale venduto nei negozi sono indicati, mentre l’ovatta può essere pericolosa. Una volta realizzato il tutto, sarà piacevole assistere ai futuri mamma e papà (soprattutto quest’ultimo) che preparano il nido e al corteggiamento che ricorda una “danza”. Oltre al miracolo della nascita dei piccolini: un’esperienza unica.

 

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