Corigliano Rossano, Stasi vola oltre il 40%. Se la vedrà con Graziano

Dallo spoglio ancora in corso emerge un distacco di dieci punti percentuali tra i due candidati in lizza per il ballottaggio.

Corigliano Rossano prolunga l’attesa. Com’era immaginabile, ci vorrà un giro supplementare per capire chi sarà il primo sindaco della città unica. A contendersi la vittoria al ballottaggio saranno Flavio Stasi e Giuseppe Graziano, che lasciano a bordo pista il terzo contendente, Gino Promenzio, per il quale si aprono le porte del consiglio comunale.

Due generazioni a confronto, ma soprattutto due visioni frutto di esperienze completamente diverse l’una dall’altra.

Stasi, classe 1983, il suo percorso l’ha costruito da attivista nelle battaglie più importanti del territorio: dalle emergenze ambientali alla lotta alla ‘ndrangheta, passando per le questioni della ferrovia e del tribunale di Rossano. Tra i fondatori dell’associazione “Terra e Popolo”, ha poi dato vita al movimento Rossano Pulita (diventato Corigliano Rossano Pulita) con il quale ha esordito in consiglio comunale dopo essere arrivato terzo alle amministrative rossanesi del 2016.

Graziano, classe 1961, con una carriera nel Corpo Forestale dello Stato, dopo Forza Italia è diventato presidente nazionale del movimento Il Coraggio di cambiare l’Italia. Eletto consigliere regionale nel 2014, si è visto da ultimo sfilare la sedia da una sentenza che ha consegnato il seggio all’ex sindaco di Cassano Gianluca Gallo.

I voti

Se alle ultime amministrative di Rossano era rimasto fuori dal ballottaggio per pochi voti, alle prime del comune unico Flavio Stasi non si fa lasciare indietro e vola subito oltre il 40%. Quando le schede scrutinate sono quasi l’81% del totale, il primo turno sembra chiudersi per lui con una percentuale che supera il 41% e che lo vedrebbe distanziare di oltre dieci punti percentuali l’altro candidato che – a quanto pare – se la vedrà con lui tra quindici giorni: Giuseppe Graziano, che nonostante le 13 liste che lo sostenevano non riesce ad andare al di là del 31%. Poco al di sotto, ma quanto basta per metterlo fuori gioco, Gino Promenzio, che al momento si ferma al 27,5% delle preferenze. (mav)