Lettere

Le segnalazioni sui
social danneggiano le
imprese del centro

da Agostino Boschiroli (Presidente Confesercenti Cremona)

Desideriamo esternare profonda rabbia circa le continue segnalazioni, a volte fuori luogo ed amplificate eccessivamente attraverso l’uso dei social da parte di più soggetti (che sicuramente legittimamente lo fanno, ma che di dubbio gusto restano), che chissà per quale motivo sensato, portano a conoscenza di un vasto pubblico solo ed esclusivamente le notizie più becere ed inutili di cui faremmo a meno. Sì, sottolineiamo, faremmo a meno perché ricordiamo che queste modalità di informazione 3.0 (e forse sarebbe meglio tornare ad utilizzare profili di miglior gusto e classe), non fanno altro che aggiungere danno ad una situazione già critica per tanti motivi (non solo imputabili a responsabilità  locali)  a centinaia di piccole imprese che ogni giorno con enorme fatica si impegnano per rendere il centro storico sempre bello fruibile e vivibile grazie proprio alle vetrine che rendono viva e partecipe una città intera che è composta da più attori protagonisti. Ed è anche  grazie al contributo dei negozianti se la città resta un luogo d’incontro un luogo vivibile che permette a tutti di godere di quel piccolo gioiello che è e resta Cremona, di cui spesso molte persone si dimenticano, ma che la sviliscono con foto che forse anziché essere gettate in pasto alla gogna dei social, sarebbe più opportuno segnalare semplicemente alle autorità competenti attraverso canali meno dannosi. Facciamo veramente fatica a capire queste modalità di pubblicità progresso fatte sia da singoli cittadini, che da esternazioni di altri attori che mettono in cattiva luce un centro cittadino ed un comparto fondante della società, quale è il comparto delle piccole botteghe che hanno bisogno di un confronto costruttivo e non distruttivo come purtroppo ultimamente lo è stato. L’auspicio è che a settembre si riparta tutti insieme con il contributo costruttivo di tutti per il bene della città. Che non è altro che il bene di tutti noi e delle imprese che come Confesercenti non ci stancheremo mai di difendere, perché forse solo quando tutte le vetrine saranno spente, forse solo allora ci si renderà conto di quello che si poteva fare e non è stato fatto. E anche non pubblicare foto di dubbio gusto può essere un piccolo bel fare.

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