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Anthonia e Odion le schiave punite

AggressioneStradaSettimo

Alle 22 e 30 di domenica una ragazza nigeriana, Odion, che batteva il marciapiede in strada Settimo è stata “punita” con l’acido. Uno sfregio che deturperà per sempre il suo volto. Ad aggredirla due donne, le giustiziere di una gang di sfruttatori della prostituzione forse per punire la sua voglia di uscire dalla schiavitù. Una storia, una delle tante che accadono quasi sotto la porta di casa nostra. A dimostrazione che le bande nigeriane controllano con ferocia lo spaccio e i marciapiedi.

Quasi in contemporanea, in tribunale, si sta per aprire il processo per l’assassinio di Anthonia Egbuna, massacrata a coltellate e riemersa dalla torbide acque del Po. Era il febbraio del 2012 e la ragazza, che si era innamorata di un giovane filosofo che sognava di diventare scrittore, voleva a tutti costi smetterla col mestiere. Una decisione che le è costata la vita.

Uccisa per mano di una maman o di un assassino prezzolato, anche se sul banco degli imputati continua a sedere lui, lo scrittore che su Anthonia aveva riempito pagine su pagine, raccontando la storia della sua schiavitù. Due vicende che, d’istinto, si incrociano per dirci quanta crudeltà, quanto dolore, quanta sottomissione esista nell’oscurità dei marciapiedi.

Anthonia e Odion, entrambe clandestine, entrambe costrette a subire la prostituzione per pagare debiti che non si estinguono mai, minacciate. stuprate e poi gettate vie come bambole di pezza. Chiedersi quando finirà questa vergogna è doveroso, così come interrogarsi sull’opportunità di risolvere finalmente il problema alla radice. Magari riaprendo quelle “case” chiuse per rasserenare i benpensanti a dispetto della schiavitù di migliaia di donne.

fossati@cronacaqui.it

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