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Balli tribali senegalesi in chiesa: sul Web tutti contro il parroco

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L’accusa più morbida è che lo spettacolo fosse dissacrante, ma c’è anche chi chiede l’intervento del leader della Lega, Matteo Salvini. Tutto per un video di un paio di minuti pubblicato sui social e che mostra la serata che si è tenuta sabato nella parrocchia di None dei Santi Gervasio e Protasio: le danze africane all’interno della chiesa hanno fatto il giro del web, scatenando una serie di commenti feroci, lasciando sbigottiti parroco e volontari dell’oratorio che avevano promosso la serata anche per raccogliere fondi per i lavori di ristrutturazione della parrocchia.

Quest’ondata di critiche al vetriolo e attacchi al sacerdote colpiscono ancora di più perché non è la prima volta che l’associazione Tamra si esibisce con le sue percussioni in chiesa a None. «C’era già stata una serata qualche tempo fa e nessuno si era lamentato» ricorda basito il parroco don Giancarlo Gosmar.

Per vedere come gli animi si siano scaldati, basta scorrere i commenti al video: «Siamo in Italia e le usanze italiane vanno rispettate. Per gli spettacoli ci sono i teatri», oppure «Inadeguato il luogo, non rispettoso per chi crede. Il problema non è certo l’etnia ma piuttosto il contenuto e l’abbigliamento. Io ricordo che alle donne chiedono un abbigliamento consono ad un luogo di culto. Mi chiedo come giustifica la cosa il parroco».

Il video come sa chi frequenta il web, è stato condiviso su innumerevoli profili, “rimbalzando” su gruppi e pagine fino ad arrivare a quella dello speaker Sammy Varin di Radio Padania Libera, dove c’è stato chi non si è fatto problemi a farne una questione di etnia: «Via fateli tornare in Africa» oppure «Siamo nella giungla ci mancano le scimmie e gli elefanti». Non sono mancate voci che hanno difeso il gruppo: «Il ballerino è una persona da conoscere. È morta la moglie e la figlia. Un gigante buono. Vorrei lo conosceste».

A reagire ai commenti anche il vicesindaco di None Roberto Bori Marrucchi, che parla di «una sequela di insulti, con il corollario di frasi tipiche razziste, verso il parroco, il Papa, i preti, i cristiani complici di tale sacrilegio, le scimmie nere. Decine e decine di questi commenti. Che desolazione, che schifo!».

Mentre il parroco ribatte: «Mi chiedo cosa ci sia di dissacrante in quanto è successo. È una serata che nasceva dall’esigenza dei giovani dell’oratorio di conoscere una realtà diversa e di confrontarsi con loro, tanto che abbiamo anche cenato con il gruppo».

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