Dacci oggi la nostra festa quotidiana

Oggi, 3 ottobre, è la festa nazionale della Germania. Fino al 1921 sotto il Kaiser non c’era alcuna festa nazionale ufficiale, ma gli imperatori sono persone serie. Non come Renzi che nel 2016 ha istituito per oggi, 3 ottobre, la giornata della memoria per le vittime dell’immigrazione. Siamo sommersi dalle feste. Ieri era la festa dei nonni, ma anche la festa nazionale del pollo arrosto. M’insospettisce un po’, come nonno, dover condividere la festa con lo spiedo, ma in fondo è giusto, noi nonni siamo un po’ come i polli arrosto: caldi, buoni, affidabili, sempre pronti a sfamare figli e nipoti anche all’ultimo momento, e anche a farci... pelare. Ma domani, 4 ottobre, di feste ce ne sono addirittura quattro. La prima è la “solennità civile” (con imbandieramento degli edifici pubblici) in onore di San Francesco e Santa Caterina, patroni d’Italia. La seconda è la giornata del dono, «fortemente voluta» dall’Istituto Italiano del Dono (rabbrividisco al pensiero dei pubblici contributi di cui questo ente sicuramente godrà) per «valorizzare l’Italia del bene». La terza è la “festa della pace, della fraternità e del dialogo interreligioso” istituita da Berlusconi nel 2005 per sentirsi anche lui Papa, visto che è un doppione della giornata mondiale della pace (1 gennaio) istituita da Paolo VI nel 1967. La quarta è la “giornata mondiale del creato”, che sarebbe la risposta cattolica alla laica “giornata mondiale della natura” (3 marzo) istituita dall’Onu. Tanto per restituire alla Bibbia quel che Darwin le ha tolto. E così via, basta battere le date su Google. Aspetto che qualcuno, prima o poi, istituisca la giornata mondiale contro le giornale mondiali. Giuro che la festeggio

collino@cronacaqui.it