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Olimpiadi, i 5 Stelle chiedono una commissione d'inchiesta su Torino 2006

Sala Rossa con Appendino

Torino, approvata in Consiglio la delibera per il superamento dei campi nomadi.

Oggi, in sala Rossa, si votano la delibera del M5S e l'ordine del giorno delle opposizioni sulla candidatura di Torino a organizzare i Giochi olimpici invernali del 2026. Nelle stesse ore, il sindaco di Sestriere, Valter Marin, l'assessore allo Sport del Comune di Torino, Roberto Finardi, e l'autore del dossier olimpico, Alberto Sasso, si recheranno a Roma per rispondere alle domande del Coni sulla candidatura della città della Mole.

CHIESTO PROCESSO A TORINO 2006 Neanche a farlo apposta, proprio in concomitanza con i lavori dell'aula e la mission romana a "cinque cerchi" è giunta, a sorpresa, la richiesta, da parte dei consiglieri comunali torinesi del Movimento 5 Stelle, di aprire una commissione d'inchiesta su Torino 2006. A proporla, con una mozione, l'esponente pentastellato Damiano Carretto il quale però, così come ribadito dalla capogruppo Valentina Sganga avrebbe espresso non una posizione isolata, bensì una proposta "condivisa da tutto il gruppo". La mozione di "processo alle Olimpiadi" sarà dunque votata oggi, nell'aula del Consiglio comunale torinese. Insieme alla delibera pentastellata sui giochi del 2026 ed all'ordine del giorno sottoscritto dalla minoranza.

NAPOLI (FI): "M5S FUORI DAL MONDO" A dir poco netta la presa di posizione dei partiti di opposizione con il capogruppo di Forza Italia, Osvaldo Napoli che bolla il M5S, come un "manipolo di sprovveduti, pericolosi per Torino e non solo". "I 5 Stelle - sbotta l'esponente azzurro - sono costretti ad inventarsi ogni giorno una novità non avendo il coraggio di dire chiaro e forte che non vogliono le Olimpiadi invernali del 2026. L'idea di 'processare' i Giochi olimpici del 2006 è qualcosa fuori dal mondo".

"NESSUNA IRREGOLARITA' RILEVATA" "Capisco la giovane età dei consiglieri comunali grillini - prosegue l'esponente azzurro - ma a nessuno di loro è passato per la testa di sfogliare i giornali di allora per scoprire che i protagonisti di quelle Olimpiadi, cioè, per citarne alcuni, Manuela Di Centa, Mario Pescante, Franco Carraro, Flavio Roda e altri membri del Cio, sono oggi i commissari del Coni che devono valutare le candidature per il 2026? Sanno i giovani esuberanti grillini che nel 2006 non c'è stata una sola irregolarità rilevata dalla magistratura?".

"DAI 5 STELLE ODIO IDEOLOGICO PER I GRANDI EVENTI" "Pensare che tutto questo sia frutto della sprovvedutezza e dell'incapacità di governare non basta. Nel pregiudizio aggressivo e insultante del M5S - conclude il capogruppo comunale di Forza Italia - si manifesta l'odio ideologico per i grandi eventi, così come per le grandi opere come la Tav. Ma l'idea di voler processare chi organizzò i giochi del 2006 e che oggi è giudice per assegnare i giochi del 2026 è il sintomo clamoroso di una follia ideologica e politica i cui costi ricadranno su Torino e il Piemonte".

LO RUSSO (PD): "STUPIDA PROVOCAZIONE" Per Stefano Lo Russo (Pd), la proposta pentastellata è "una stupida provocazione del tutto inutile che però la dice lunga sulla reale opinione dei grillini e di Appendino su quello che è stato l'evento che per antonomasia ha cambiato volto, profilo e traiettoria della Città". "Se i pentastellati si nascondono dietro una proposta del genere - incalza Fabrizio Ricca (Lega) - sembra che non siano in grado di gestire un appuntamento così importante".

CONFARTIGIANATO: "SINDACA BLOCCHI DELIBERA M5S" Intanto, sull'argomento Olimpiadi, entra a gamba tesa anche Confartigianato con un appello rivolto a Chiara Appendino: "Sia la sindaca di tutti i torinesi e di tutta l'area metropolitana - dice il presidente Dino De Santis -, si adoperi perché il Consiglio comunale non adotti una delibera che, nella versione attuale, significherebbe di fatto la rinuncia di Torino alle Olimpiadi 2026, quindi con una ricaduta negativa anche sulle imprese dell'area metropolitana".

L'APPELLO DI DE SANTIS Secondo De Santis "stabilire criteri in contrasto con quelli del Coni sarebbe un atto di auto-lesionismo che avrebbe come unica conseguenza quello di danneggiare gravemente Torino e le nostre valli, quindi la nostra economia. Abbiamo bisogno di uscire dall'immobilismo, abbiamo bisogno di una nuova iniezione non solo di risorse e di opportunità ma di entusiasmo, passione e fiducia. Per questo abbiamo bisogno delle Olimpiadi invernali. Vogliamo sperare che l'equilibrio e il buon senso che caratterizzano la sindaca Appendino prevalgono sugli s-ragionamenti di una parte della sua maggioranza comunale e di una parte minoritaria e settaria del suo elettorato che non solo non ha idee e progetti sul futuro di Torino ma pretendono di compiere scelte distruttive".
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