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Poliziotti aggrediti a Torino, l’affondo di Fratelli d’Italia: “Cosa hanno da dire Appendino e Pd?”

senegalese delitto

Ndiaje Migui ha aggredito i due agenti con una “piattina” da cantiere

“Cos’hanno da dire il sindaco Appendino o il Pd torinese a quegli agenti di polizia feriti dall’ennesimo balordo africano e islamista in giro per le strade di Torino con una lama in mano, dopo l’omicidio di Stefano Leo ai Murazzi e di Maurizio Gugliotta al suk di via Carcano? Dovrebbero spiegare come mai i buonisti democratici quanto quelli pentastellati non pensano ad altro che a favorire la finanza islamica, inaugurare moschee, presenziare ai ramadan e boicottare il decreto Sicurezza, mentre noi Fratelli d’Italia possiamo parlare a quegli agenti a testa alta”.

Sono le parole di Maurizio Marrone, dirigente nazionale Fdi, e Augusta Montaruli, parlamentare Fdi, dopo l’aggressione avvenuta nel quartiere Barriera Milano: “Nel rinnovare la nostra vicinanza agli agenti feriti, rileviamo l’ingiustizia di vedere le forze dell’ordine lasciate come unico baluardo della legalità nelle periferie prese in giro e abbandonate dalle altre istituzioni. Noi teniamo tutti i giorni la nostra sede aperta proprio nel cuore di Barriera in mezzo ai pusher e agli immigrati sbandati, raccogliamo le firme contro l’ennesima moschea che sta per aprire nel quartiere, accogliamo nei nostri sportelli sociali settimanali i sempre meno italiani rimasti: per questa ragione abbiamo le idee chiare su come affrontare l’emergenza sicurezza, tolleranza zero dalle soffitte subaffittate abusivamente agli spacciatori clandestini fino agli scantinati adibiti a covi jihadisti, passando per suk e centri sociali”.
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