Napoli, la stesa alla Pignasecca: un ‘segnale’ per i Saltalamacchia

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A Napoli a circa 48 ore di distanza dall’ennesima stesa di camorra nel cuore di Napoli, questa volta il teatro della sparatoria è stata piazza Pignasecca, gli investigatori sono convinti che il commerciante antiracket Salvatore Varriale, titolare di un negozio di frutta e verdura proprio nella piazzetta, non centri niente con la stesa. Tano Grasso, presi­dente della Federazione antirac­ket ieri mattina ha voluto spiegare ai giiornalisti :”Qui dieci anni fa è stato fatto un grosso lavoro investigativo con l’allora procuratore nazionale antima­fia Piero Grasso, e in questa zona i commercianti non subiscono più richieste estorsive. In questo caso il racket non c’entra nulla, mi assu­mo tutte le responsabilità nel dirlo. E del resto che il proiettile sia entrato al terzo piano di un edifìcio è un evento casuale se i colpi vengono sparati dalla stra­da”. I cinque colpi di pistola però parlano chiaro: 4 bossoli repertati in strada e una ogiva che si conficcata nella camera da letto dell’ignaro commerciante.Dietro la sparatoria, secondo gli investigatori, ci sarebbe il nuovo scontro scoppiato per il controllo delle piazze dello spaccio di droga, che tra le aree del Cavone di piazza Dante e dei Quartieri spagnoli. Nella zona dove è avvenuta la stesa abita il boss Eduardo Saltalamacchia e secondo gli investigatori il segnale era rivolto proprio a lui. Negli ultimi mesi le frizioni tra i vico a ridosso di via Toledo e piazza Dante si sono intensificate. I Saltalamacchia mantengono rapporti saldi con i Ricci-“Fraulella” mentre su un fronte opposto si trovano i Masiello, i Mazzanti, i Terracciano e gli ex Mariano. I Ferrigno, anche se saranno confermate le voci insistenti di strada di una spaccatura con il primo asse, resterebbero comunque in sella al Cavone, dove nonostante il ritorno i Lepre non sarebbero più gli unici e assoluti ras della zona.. A novembre già si erano registrate altre stese complice la nuova alleanza tra i Masiello, alcuni ras di Santa Lucia e i Mazzarella. E ora l’altra notte la sparatoria alla Pignasecca. Perché ci sarebbe stata rottura dell’asse Saltalamacchia-Ricci-Ferrigno-Esposito, con i primi due gruppi da un lato e i secondi dall’altro.
Dalle indagini, condotte dalla squadra mobile e dagli agenti del commissariato Montecalvario, è emerso che a compiere la sparatoria sarebbero stati quattro uomini sui due scooter che hanno imboccato i Quartieri Spagnoli da piazza Carità. Una sparatoria cominciata nella parte bassa della zona e culminata proprio in piazza Pignasecca, dove un proiettile si è conficcato nell’armadio del soggiorno del commerciante antiracket, e poi sarebbe continuata lungo la strada fino al vecchio Pellegrini. Anche se a terra sono stati trovati solo quattro bossoli chi ha dato l’allarme avvertendo la polizia ha parlato di numerosi colpi esplosi e quindi non è escluso che gli altri pistoleri hanno fatto fuoco con una pistola a salve  solo per far rumore e intimidire. La polizia sta cercando eventuali tracce dei pistoleri dai frame delle immagini di video sorveglianza pubblica e privata nella zona.


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