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Dalle scarpe per Papa Francesco
alla ‘Montecarlo’: mezzo secolo di lavoro
per Iachini, l’omaggio dell’amministrazione

PORTO SANT'ELPIDIO - L'artigiano: "Sua santità calza un 43, pianta 44. Alla prima apertura, nel 1967, chiamai la ditta Montecarlo. Avevo visto la corsa automobilistica il giorno prima e decisi di dargli quel nome"

Mezzo secolo di attività da festeggiare per l’artigiano che ha fatto le scarpe a Papa Francesco. Giorgio Iachini ha ricevuto stamattina in sala giunta una targa di ringraziamento dall’Amministrazione comunale di Porto Sant’Elpidio per il mezzo secolo del calzaturificio che porta il suo nome. Ricordi, aneddoti, esperienze nei racconti dell’imprenditore, che ora ha lasciato il timone dell’azienda ai due figli. Affiancato dagli amici di sempre Gianfranco Cardinali ed Alfio Cecconi, ha ricevuto il riconoscimento dal sindaco Nazareno Franchellucci, dall’assessore Monica Leoni e dal presidente del Consiglio comunale Vitaliano Romitelli. Iachini ricorda gli esordi, i tentativi effettuati nello svolgimento di diversi mestieri, il periodo di apprendistato come dipendente, fino alla decisione di mettersi in proprio ed aprire un’attività. “Quando ero militare a Legnano mi recavo spesso a Milano – ricorda l’artigiano – lì ho capito che la qualità contava più della quantità. Frequentai la scuola per modellisti di Sant’Elpidio a Mare ed iniziai a creare i primi modelli. Erano tempi in cui le scarpe si vendevano a 2.000 lire, io realizzai un campionario e il pezzo più economico ne costava 7.000. Mi prendevano per matto. Lo stesso capitava quando spendevo milioni per fare pubblicità su Vogue, erano in pochi a capire quanto fosse importante. Alla prima apertura, nel 1967, chiamai la ditta Montecarlo. Avevo visto la corsa automobilistica il giorno prima e decisi di dargli quel nome”. Tra i vanti di Giorgio Iachini, quello di aver realizzato un paio di scarpe su misura per Papa Francesco, “che calza un 43, pianta 44” rivela l’artigiano.

Un imprenditore che sin dagli inizi ha lavorato per mettere in rete le aziende, realizzare consorzi e cooperative per affrontare con più forza i mercati. Tra i primissimi ad aderire alla Cna, è anche un socio storico del consorzio Elpidiense Export. “La pecca degli artigiani è che non hanno pazienza, vorrebbero vedere i risultati subito, invece servono sacrifici, tempo, dialogo” continua Iachini.

“Nei racconti di Giorgio troviamo uno spaccato di vita – la considerazione del sindaco Franchellucci –  50 anni di attività sono un traguardo importante, ed oggi, in un mondo del lavoro rivoluzionato rispetto a mezzo secolo fa, la stessa dedizione di allora rappresenta un valore. Iachini è stato un precursore e la sua esperienza ci racconta le grandi difficoltà nel fare squadra delle nostre imprese”. Dal presidente Romitelli “i saluti di tutto il Consiglio comunale ad un imprenditore stimato e benvoluto, che ha creato lavoro e si è saputo specializzare nelle calzature da cerimonia”. “Partecipai nel 2013 all’assegnazione del Premio fedeltà al lavoro e sviluppo economico datogli dalla Cna – ricorda l’assessore Leoni – Con piacere oggi celebriamo un altro traguardo, per una figura importante dell’imprenditoria, ma attiva anche nell’associazionismo, dato che èun membro del corpo dei Bersaglieri”.

M.M.


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