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La Lega domina
anche nel Fermano

e mette al tappeto Pd e 5 Stelle

POLITICA - A livello nazionale il partito di Salvini raddoppia i consensi dello scorso anno, vincendo anche nelle Marche e nel Fermano e lasciandosi dietro i dem e i pentastellati. Bene Fratelli d'Italia, scompare la sinistra

di Andrea Braconi e Sandro Renzi

È la Lega il primo partito in Italia: questo l’esito delle elezioni europee,  con la formazione guidata dal vice ministro Matteo Salvini che dopo l’exploit del marzo 2018 (quando superò il 17% superando nell’ambito del Centrodestra Forza Italia) raddoppia i propri consensi, oltrepassando quota 34%.

Chi perde – e piuttosto sensibilmente – rispetto allo scorso anno è il Movimento 5 Stelle, che dopo un anno di Governo in coabitazione con la stessa Lega si fa scavalcare clamorosamente sia da Salvini che dal Partito Democratico. Infatti, mentre i Pentastellati crollano dal 32 al 17%, il Partito Democratico rifiata dopo il pessimo 18% del 2018, sfiorando il 23%.

Forza Italia si conferma il quarto partito con quasi il 9% dei consensi, ma inizia a sentire il fiato sul collo da parte di Fratelli d’Italia, che cresce fino a toccare il 6,5%.

Naufraga, per l’ennesima volta, il progetto di riunire la sinistra italiana, che con un misero 1,7% si ferma abbondantemente sotto la soglia necessaria per ottenere seggi, soglia sfiorata da +Europa che porta a casa un significativo 3,1%.

E siamo a quanto accaduto nel Fermano. Nella provincia con la minore affluenza ai seggi delle Marche, la Lega sfonda la soglia psicologica del 30% andando ben oltre il dato nazionale ed ottenendo addirittura il 43,37% dei voti. L’effetto ‘trascinamento’ c’è ed è indiscutibile, ma ci sarà pure qualcosa in più che ha convinto i fermani a mettere un segno sul simbolo del Carroccio? In tutti i 40 Comuni il partito di Salvini, infatti, è in testa con percentuali che la dicono lunga sulla sfiducia maturata dagli elettori negli ultimi anni verso le forze politiche tradizionali. Sfiducia allora più che attenzione o interesse per i temi e le questioni che la Lega intende portare sul tavolo di Bruxelles. Fatto salvo forse il punto del Made in che invece interessa e come il distretto calzaturiero.

Voto di protesta e di alternanza che lascia sul tappeto Pd e 5 Stelle. Già perché l’altro dato incontrovertibile è legato proprio ai dem che in 18 municipi su 40 sono seconda forza dopo la Lega. E addirittura al quarto posto a Montegiberto dove sono stati superati da Fratelli d’Italia.

Nella provincia di Fermo non si registra neppure lo stacco del dato nazionale: il Pd è al 18,37% e i pentastellati al 18,23. Praticamente appaiati. E questo deve far riflettere più i democratici che non i 5 Stelle soprattutto in ottica di elezioni regionali. Basterà un anno per incrementare lo scarto e risalire la china per riconquistare il governo di una Regione sempre più ‘verde’? Le ambizioni di Forza Italia, impegnata in una intensa attività di radicamento sul territorio, sono state bloccate dall’annunciato exploit dei Fratelli d’Italia (5,64%) a fronte del 5,42% degli azzurri.

Ad oggi, comunque, sommando tutti i voti ottenuti da Lega, FdI e Fi alle europee si otterrebbe come risultato che la provincia di Fermo è marcatamente in mano al centrodestra.

 

I RISULTATI NEL FERMANO

 

I RISULTATI NELLE MARCHE

 


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