Dantedì, MutaMenti propone l’iniziativa “MigrAzioni” per non dimenticare la strage di Cutro

Progetto che, da un lato tende a celebrare il Sommo Poeta, dall’altro ha il fine di non dimenticare le vittime del terribile naufragio che ha portato alla strage di Cutro del 26 febbraio scorso.

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MutaMenti propone l’iniziativa “MigrAzioni” per non dimenticare Cutro.
Sarà un Dantedì all’insegna della memoria, per non dimenticare la strage di Cutro, quello promosso dall’associazione culturale MutaMenti. Come di consueto, il 25 marzo si celebra il Dantedì, la Giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri. La data è quella che gli studiosi riconoscono come inizio del viaggio nell’aldilà della Divina Commedia, ed è l’occasione per ricordare in tutta Italia e nel mondo il genio di Dante. Per l’occasione, MutaMenti, dalla sua pagina Facebook lancerà il video evento “MigrAzioni”, progetto che, da un lato tende a celebrare il Sommo Poeta, dall’altro ha il fine di non dimenticare le vittime del terribile naufragio che ha portato alla strage di Cutro del 26 febbraio scorso. Il filmato è un reading a più voci dei celebri versi del canto XXVI dell’Inferno della Divina Commedia, dove Dante incontra l’eroe greco Ulisse che è stato punito a causa delle sue astute e ingannevoli azioni. Nel racconto di Dante, Ulisse non fa ritorno a Itaca come stabilito dal mito omerico, ma si spinge in un viaggio temerario verso l’ignoto, oltre le Colonne d’Ercole che secondo gli antichi sancivano la fine del mondo conosciuto agli umani. Il viaggio per mare, in Dante, è il simbolo della sconfinata sete dell’uomo per la conoscenza. Ma la scelta di Ulisse tuttavia si rivela sconsiderata e trascina l’intero equipaggio alla morte. Dopo aver attraversato le famigerate Colonne d’Ercole la nave è infatti colpita da una tempesta che la fa colare a picco: dopo aver ruotato tre volte su se stessa sprofonda negli abissi marini.

Le terzine dantesche che raccontano del naufragio di Ulisse e dei suoi compagni ci sono sembrate tristemente attuali. Da sempre gli uomini hanno sfidato il mare per cercare nuove terre, fortuna, libertà, pace e una vita migliore o, semplicemente, per il desiderio di conoscenza. Il diritto a migrare è nel DNA degli uomini, fin dall‘antichità. Per questo abbiamo messo insieme un reading corale, in cui tante persone appartenenti a nazioni diverse,( Russia, Tunisia, Pakistan, Cina, Guinea Equatoriale, Ucraina) declamano i versi danteschi nel volgare della Divina Commedia traducendoli, poi, nella lingua dei loro Paesi d’origine. Un segnale, attraverso il Dantedì, per commemorare le vittime della strage di Cutro e del Mediterraneo, ma anche per lanciare un messaggio di pace.
La realizzazione del video e del progetto nasce da un’idea dell’associazione Mutamenti a cui hanno contribuito “Dalla parte dei ragazzi, gruppo appartamento maschile”, nella persona di Pasquale Colurcio, il Liceo classico Pitagora, con la Ds, Natascia Senatore, i docenti Sergio Fasson ed Emilia Esposito e Giuseppe Fiorino. Il video è stato realizzato dal docente Emmanuele Saccá.

MutaMenti propone l’iniziativa “MigrAzioni” per non dimenticare Cutro

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