A Firenze si parla di “Giovani musulmani e religiosità digitale: rischi e sfide”

E’ prevista per il 26, 27,e 28 aprile presso l’Hotel Garden Inn, via S. Pertini, 2- 9 a Firenze, la conferenza intitolata “I giovani musulmani e la religiosità digitale: rischi e sfide”. La conferenza è organizzata dal Consiglio Europeo degli Ulema del Marocco insieme alla Confederazione Islamica Italiana.

Come riporta la pagina ufficiale della CII:

“La conferenza rientra nel quadro di attività promosse dal #ForumEuropeodellaGioventù, con la partecipazione di delegazioni di giovani musulmani da tutti i Paesi d’#Europa.

Internet, con le sue interminabili reti, le sue applicazioni, i servizi che offre caratterizzati da velocità e completezza, è diventato una parte integrante della nostra vita in quanto ha esteso la sua influenza su tutte le società e ha gettato un’ombra su tutte le sfere della nostra esistenza, per questo, ora ha una grande influenza sulla formazione della consapevolezza di sé dell’individuo e del suo contesto, come la ha sull’indirizzare il suo comportamento e quello della comunità, in modo particolare dei giovani.

Nel momento in cui l’istituzione religiosa si basa ancora sul discorso orale come mezzo di trasmissione delle informazioni religiose e si focalizza sul creare un contatto diretto tra il predicatore e il destinatario, le nuove tecniche di comunicazione hanno iniziato a riprodurre la costruzione della cultura religiosa in modo che risponda allo spirito dei giovani e al loro interesse alla tecnologia, dove l’informazione religiosa è diventata a portata di clic, per chi è interessato, e spesso essa stessa si impone nella piattaforma virtuale, offrendo nuovi modelli di relazione tra la religione e i suoi ipotetici seguaci. L’individuo permette al professore di sedersi nella sua casa ogni volta che lo desidera e di discutere sugli argomenti che più desidera e per il periodo di tempo che sceglie, questo ha portato i giovani a fare a meno dei servizi dell’istituzione religiosa tradizionale, ricorrendo al mondo virtuale in risposta alle loro esigenze religiose. Tutto ciò in linea con il ritmo della vita quotidiana, studi scientifici hanno provato che circa il 60% dei giovani trascorre la maggior parte del suo tempo nel mondo virtuale. Questo è un forte indicatore del cambiamento avvenuto nella modalità tradizionale di apprendimento delle informazioni religiose nei tempi moderni. Tuttavia, coloro che sono interessati alla causa islamica, nutrono una grande preoccupazione riguardo questa eccessiva relazione tra i giovani e i social network e le fonti di informazioni religiose digitali, sebbene questi mezzi abbiano dato alla religione un’occasione d’oro per diffondersi e trascendere i suoi noti confini geografici, come anche ha reso note le questioni a riguardo e le preoccupazioni dei suoi seguaci contribuendo a unire gli interessati facilitando tra loro il contatto. Quindi, la dipendenza dei giovani musulmani dall’informazione religiosa virtuale, causa una riduzione della bellezza della religione? E della sua altezza spirituale?

La sua attenzione all’immagine che ha amplificato l’espressione di sé attraverso gli schermi degli smart phone e dei computer, ha privato la religione di approfondire l’esplorazione di ciò che la circonda, di perfezionare l’anima generando altruismo e bene per gli altri?

È vero che l’apprendimento dell’Islam virtualmente non permette l’approfondimento della filosofia morale dell’Islam? Porta anche all’abbandono del patrimonio religioso sostituendolo con un apprendimento formale e ingenuo, con i pericoli di estremismo e radicalismo che può causare?

Se l’apprendimento di un sapere religioso attraverso lezione frontale, fatwa di un teologo o un sermone in moschea è esauriente dal punto di vista scientifico e spirituale, quanto lo può essere se appreso virtualmente?

Queste questioni ed altre verranno discusse attraverso i seguenti temi:
Il rapporto dei giovani con internet:
Come internet influenza le credenze religiose dei giovani?
L’apprendimento religioso virtuale: peculiarità e rischi.
Per un rapporto sicuro con internet: problemi e soluzioni”.

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