NOMEN OMEN – Nel nome il destino?

In questi giorni si sono scritte diverse cose in ricordo della giornalista Oriana Fallaci. Lungi da me il commentare i suoi lavori, articoli e racconti. Tutti lavori profondamente anti-Islamici che dimostrano ed instillano nel lettore un odio ossessivo contro l’Islam. Tanto che la distorsione della verità diventa evidente anche a chi conosca poco dell’Islam.

Riprendo il titolo in latino. Gli antichi romani credevano che nel nome vi fosse scritto il destino di una persona. Non deve stupire perché ancora nel Medio Evo era abitudine anche nell’arretrata Europa consultare persone note per la loro santità e scienza per dare un nome appropriato al nascituro, specialmente basandosi su conoscenze astrologiche, una scienza ormai scomparsa. Sicuramente nella Roma in cui il Pontifex era ancora un “ponte” fra il dominio spirituale e quello materiale assegnare un nome a nascituri specie di famiglie importanti aveva un significato molto più profondo di quello che possiamo pensare oggi: da qui il “nomenomen” del titolo. Ma Allah in un certo senso sostituisce e sopperisce alle carenze dell’astrologia moderna facendo nascere persone in famiglie con cognomi che a volte hanno un fondamento con la realtà che circonderà poi il destino degli individui stessi.

Dal dizionario online della lingua italiana Treccani si legge alla voce “fallace”: <<1.a. Che può illudere, ingannare, indurre in errore, e, più spesso, che inganna, che induce in errore>> … e poi passa a dare una serie di esempi di fallace come “indizio, segno fallace; argomentazione, giudizio fallace”. Ma al plurale, gli aggettivi in italiano si declinano, fallace diventa fallaci … Si tratti pure di un caso singolare ma non potrebbe essere un caso di “nomenomen”? D’altra parte la Fallaci ha collezionato un record da Oscar di giudizi errati sull’Islam. Questo scritto non vuol essere una critica postuma a chi non può più difendersi. Ma dovrebbe far riflettere che il cognome Fallaci non è certo di miglior auspicio specie per chi ha scelto di fare la professione di scrivere la verità. Guardando poi ai trascorsi della giornalista-scrittrice è nota la sua relazione amorosa con il poeta e politico-rivoluzionario Alexandros Panagoulis, che tentò di assassinare il dittatore della Grecia, Georgios Papadopoulos il 13 Agosto 1968. E per questo atto terroristico venne imprigionato e barbaramente torturato. Pur vero che l’amore è cieco, ma proprio con un terrorista vero?

Nel mio periodo pre-Islamico ebbi modo di frequentare la Grecia per motivi professionali. Conobbi e frequentai anche alcuni ex-generali del passato regime “dei colonnelli”. Scoprii l’odio feroce verso il vicino Turco e Musulmano. Durante una vacanza sull’isola di Koos, la patria di nascita di Ippocrate, ebbi modo di conoscere di più di quell’odio. L’isola è così vicina alla costa Turca da poterne vedere le case e la ridente cittadina turistico-balneare di Bodrum, la vecchia Alicarnasso. Ma l’odio fra le due città rivierasche, Koos e Bodrum è tale che un tentativo di riappacificazione istituendo un traghetto giornaliero Koos-Bodrum venne interrotto dai Greci perché i turisti di Koos si riversavano a Bodrum a frotte.  Fu lì a Bodrum, fra quei turisti che ebbi il mio primo incontro con il favoloso mondo dell’Islam!

Può essere che questo odio, veicolato da un ex-terrorista divenuto parlamentare ed amante della giornalista/scrittrice abbia influenzato e fatto distorcere la verità evidente ed abbia contribuito a far coincidere, almeno per quanto riguarda l’Islam, il fallace con la Fallaci?

Un’ultima nota curiosa: è risaputo che “la storia la scrivono i vincitori” ed aggiungo “poco credito si dà ai vinti”. Molti dei cognomi italiani, con buona pace degli Islamofobi alla Fallaci, sono di derivazione Arabo-Musulmana, evidente è Dini che proviene da din, religione. Può darsi che come cognomi impronunciabili di Lanzichenecchi furono italianizzati è credibile che nomi Arabi venissero anche italianizzati per cui un islamico Fallahun, contadino, potrebbe essere divenuto Fallaci con buona pace della giornalista scrittrice …

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