11 marzo 1977. Quarant’anni fa, Bologna era una città sotto assedio: scontri di piazza, violenze, spari. E pure un morto. A vedere coi propri occhi quelle che poi sarebbero diventate circostanze emblematiche degli Anni Settanta c’era anche Paolo Liguori, allora giovane militare in licenza. Il giornalista ci ha raccontato la sua esperienza presentando a Milano Black Out, la rassegna di film che Iris sta dedicando proprio agli Anni di Piombo. Le pellicole in programma riguardano in particolare il ‘77, un anno che il direttore di Tgcom24 ha definito di grande rottura. E ci ha spiegato il perché.
PAOLO LIGUORI A DM: TGCOM24 DIVERSO DALLE ALTRE RETI ALL NEWS. CON RENZI L’INFORMAZIONE SI E’ INFILATA SOTTO TERRA
TgCom24 si rinnova e lo fa trasformandosi in un vero e proprio sistema integrato delle news. La testata giornalistica di casa Mediaset ha dato vita ad una sinergia tra tv (canali 51 e 111 dtt), radio, web e mobile che d’ora in poi produrrà un unico flusso di notizie in simulcast destinato – secondo stime aziendali – ad un bacino potenziale di oltre 20milioni di utenti. Nello specifico, in tv arriveranno anche nuovi programmi, assieme a finestre live, inchieste e documentari. A raccontarci i dettagli dell’ambiziosa operazione è stato il direttore di TgCom24, Paolo Liguori, che ha dato impulso al nuovo concetto editoriale e ieri – 4 aprile – lo ha ufficialmente inaugurato.
TGCOM24: PAOLO LIGUORI NUOVO DIRETTORE. ALESSANDRO BANFI COORDINERA’ POMERIGGIO CINQUE
Paolo Liguori è il nuovo direttore di TgCom24. Il giornalista Mediaset, già noto al pubblico della rete all news come conduttore di Fatti e Misfatti, assume la guida della testata succedendo ad Alessandro Banfi. Quest’ultimo – si legge in una nota del Biscione – si occuperà di una nuova linea di approfondimenti giornalistici e, nell’immediato, assumerà anche il ruolo di coordinatore del contenitore quotidiano Pomeriggio Cinque.
TG4, EMILIO FEDE DA’ I VOTI AI SUOI POSSIBILI EREDI: 8 A MINZOLINI, MA VORREI LIGUORI O UNA DONNA
Emilio Fede ha dato i numeri, e i soliti maligni commenteranno: dov’è la novità? Nossignori, stavolta il direttore del Tg4 si è superato e si è messo a distribuire le pagelle ai suoi possibili eredi. Da Claudio Brachino a Vittorio Feltri, non ha dimenticato nessuno. Le indiscrezioni dicono che il giornalista sarebbe pronto a lasciare il timone della testata di Rete4, ma per il momento l’interessato si limita a dire a Radio24 che l’abbandono potrebbe avvenire a giugno, in occasione dei suoi 81 anni. Poi potrebbe siglare un contratto di consulenza, ma l’unica certezza è che non lascerà Mediaset.
Commentando ad Adnkronos le voci sulla sua succesione, Fede si è messo a sparare giudizi sui possibili candidati. A cominciare da Augusto Minzolini, al quale ha assegnato “un 8 e lode, perché è capace, intelligente e con un discreto fascino televisivo”. Secondo Italia Oggi, l’ex direttore del Tg1 sarebbe stato segnalato come erede di Emilio dallo stesso Silvio Berlusconi. Tuttavia, il Minzo ha assicurato che al momento la sua unica preoccupazione è il ricorso aperto con la Rai. A proposito: anche a Viale Mazzini l’argomento Tg1 sta creando qualche grattacapo. Il DG Lei, infatti, sarebbe favorevole ad una proroga dell’interim ad Alberto Maccari, ma il Presidente Garimberti e una parte dei consiglieri non sarebbero d’accordo.
Ma torniamo alle pagelle di Fede. Da 1 a 10, il timoniere del Tg4 ha attribuito un 6 a Maurizio Belpietro, “ma dovrebbe rifarsi le labbra“, ed un misero 2 a Franco Bechis, vice direttore di Libero. “Ha un’aria intelligente, vivace quanto basta, l’anagrafe a suo vantaggio, ma c’è chi televisivamente ne sa più di lui” ha detto Emilio. E Giorgio Mulè? “Quanto a professionalità direi 8 ma quanto a impatto televisivo deve fare un po’ di allenamento, per correggere l’inflessione dialettale“.
TGCOM24: IL NUOVO CANALE ALL NEWS SFIDERA’ I COMPETITOR RAI E SKY. COME?
Notizie fresche e tempestive, trasmesse ad ogni ora in diretta. La filosofia dei canali all news, nonché la loro diffusione, è ormai un fenomeno imprescindibile del panorama televisivo. Nell’epoca delle comunicazioni veloci e dei social network, infatti, le emittenti che offrono informazione 24 ore su 24 costituiscono la nuova e necessaria frontiera del giornalismo tv. Sono la soluzione che svincola l’approfondimento dalle logiche e dagli orari del tradizionale palinsesto, offrendo uno spazio di continuo richiamo.
Attualmente lo scettro delle all news in Italia è detenuto dai poli Rai e Sky, con i loro RaiNews 24 e Sky Tg 24. Dal prossimo autunno, però, arriverà un atteso ‘terzo incomodo’. A partire dalla prossima stagione, infatti, Mediaset lancerà un nuovo canale di notizie no-stop: TgCom24. Come già annunciato dai vertici del Biscione, l’emittente trasmetterà dalle 6 del mattino all’1 di notte e proprorrà anche tre fasce d’approfondimento. In attesa della messa in onda, c’è già chi prova ad immaginare come saranno impostate la rete Mediaset, domandandosi se saprà reggere il confronto con i concorrenti.
Dalla premesse sembrerebbe proprio di sì. In effetti, Tgcom24 è il primo canale tv che nasce da una testata web (Tgcom) e quindi l’approccio al piccolo schermo potrebbe risentire di influenze nuove e poco sperimentate in precendenza. Ma basterà? Di certo il successo di un canale all news si basa anche sui mezzi e sulla capillarità del lavoro redazionale. Una qualità che, al momento, riguarda soprattutto la squadra di Sky Tg24, presente con le proprie telecamere sui principali luoghi dell’attualità.