In questi giorni, le foto scattate dagli italiani hanno ricevuto premi e apprezzamenti mondiali: Lorenzo Tugnoli ha ottenuto il Pulitzer per la fotografia; Federico Borella ha ricevuto il titolo di “Fotografo dell’anno” all’interno del Sony World Photography Awards 2019.

(December 31, 2018) © Lorenzo Tugnoli/ The Washington Post/ Contrasto

Tugnoli, attraverso i suoi scatti pubblicati sul Washington Post, ha documentato la fame nello Yemen, costruita con foto che rappresentano la carestia, la denutrizione, ma anche la carenza di cure mediche. Il fotografo, che vive a Beirut e ha spesso nel suo mirino il Medio Oriente e l’Asia, ha voluto attirare l’attenzione su una delle peggiori crisi umanitarie al mondo, che ha già fatto oltre 50mila vittime e milioni di sfollati.

© Federico Borella, Italy, Photographer of the Year, Professional competition, Documentary, 2019 Sony World Photography Awards

Borella ha invece ricevuto i 25.000 euro messi in palio dal Sony World Photography Awards e organizzato dalla World Photography Organisation, vincendo quindi il primo premio nella categoria “Professional competition”. Borella, fotoreporter bolognese, docente di fotografia e fotogiornalismo, è stato premiato per il suo progetto “Five Degrees” che racconta il dramma dei suicidi maschili nella comunità agricola di Tamil Nadu, nell’India meridionale.

È partito da uno studio dell’Università di Barkeley, che ha messo in relazione la più grave siccità in quel territorio negli ultimi 140 anni e l’aumento dei suicidi tra i contadini indiani, e ha esplorato i cambiamenti climatici e quelli psicologici della regione attraverso immagini che la giuria ha definito di grande sensibilità e di eccellente natura tecnica.

La competizione, al suo dodicesimo anno, ha visto la partecipazione di fotografi di 195 Paesi e territori, che hanno offerto alla giuria l’impressionate cifra di 326.997 scatti: mai così tanti nelle precedenti edizioni dell’evento.