19 aprile 2024
Aggiornato 17:30
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Così Mark vi farà scovare i politici che investono su Facebook

Gli utenti potranno vedere tutti gli annunci pagati dagli inserzionisti, indipendentemente dal fatto che questi ultimi siano stati originariamente indirizzati verso di loro

Così Mark vi farà scovare la pubblicità politica su Facebook
Così Mark vi farà scovare la pubblicità politica su Facebook Foto: Shutterstock

NEW YORK - La settimana prossima Facebook dovrà presentarsi davanti alle commissioni Intelligence del Senato americano e alla magistratura per rispondere alle domande sulle ingerenze russe nelle elezioni del 2016. Ma prima di farlo, l'azienda sta definendo le misure che intende adottare volontariamente per impedire che gli attori stranieri possano nuovamente interferire.

Novità quindi sul versante della pubblicità, dopo un test iniziato prima in Canada e poi diffuso più ampiamente altrove. Quando si tratta di pubblicità su Facebook, infatti, le persone dovrebbero essere capaci di capire chi è l’inserzionista e vedere gli annunci in esecuzione, soprattutto per ciò che attiene agli annunci politici. Trasparenza che è positiva e quantomai necessaria per la democrazia e un corretto processo elettorale.

Mark Zuckerberg ha presentato le linee guida del piano (relativo alla trasparenza, ndr.) in un post del mese scorso. A partire da novembre, Facebook richiederà agli inserzionisti - soprattutto candidati politici - di divulgare maggiori informazioni sui loro sforzi pubblicitari sulla piattaforma. Questo significa che gli utenti potranno vedere tutti gli annunci pagati dagli inserzionisti, indipendentemente dal fatto che questi ultimi siano stati originariamente indirizzati verso di loro. Le nuove regole si applicano sia alla pubblicità commerciale che a quella politica, e richiedono che qualsiasi annuncio su Facebook sia collegato a una pagina di inserzionista. Sarà disponibile negli Stati Uniti entro l'estate, ha detto Facebook, pochi mesi prima delle elezioni di medio termine. Così come per il resto degli altri Paesi (salvo brevi ritardi).

Con l’intenzione di costruire un vero e proprio archivio, Facebook darà la possibilità agli utenti di vedere gli annunci politici attuali e passati e capire la relativa pubblicità. Gli annunci saranno ricercabili per quattro anni dopo la loro pubblicazione, e conterranno informazioni sulla quantità di denaro speso dagli inserzionisti e quante «impression» (reazioni) hanno suscitato. Facebook divulgherà anche informazioni demografiche sul pubblico a cui l'annuncio si rivolge, tra cui età, posizione e sesso.

Inoltre, gli inserzionisti politici dovranno ora identificarsi come tali su Facebook. A partire dalle elezioni federali degli Stati Uniti, gli inserzionisti saranno invitati a verificare la loro identità e la loro posizione. Facebook sta anche costruendo strumenti automatizzati per identificare gli inserzionisti politici che non si identificano come tali, creando delle funzioni atte a identificarli ugualmente.

Facebook non è l'unica azienda che promette maggiore trasparenza sugli annunci politici. Twitter, ad esempio, ha rivelato i propri cambiamenti volti a rendere gli annunci politici più trasparenti, simili alle nuove politiche di Facebook. Google potrebbe presto fare lo stesso. E tutti questi impegni sembrano concepiti con un unico obiettivo in mente: uscire dalla regolamentazione federale.