4 maggio 2024
Aggiornato 14:00
Centrodestra

Centrodestra, la svolta: grande attesa per il vertice ad Arcore. Chi sarà il leader?

Il vertice tanto atteso per siglare l'alleanza di centrodestra avrà luogo venerdì 13 ottobre. Ad annunciarlo è stato lo stesso Silvio Berlusconi, quando ha raccontato di aver ricevuto la telefonata di Matteo Salvini

Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni si incontreranno ad Arcore questa settimana.
Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni si incontreranno ad Arcore questa settimana. Foto: ANSA

ROMA – Il vertice tanto atteso per siglare l'alleanza di centrodestra avrà luogo venerdì 13 ottobre. Ad annunciarlo è stato lo stesso Silvio Berlusconi, quando ha raccontato di aver ricevuto la telefonata di Matteo Salvini per il suo 81esimo compleanno. «Ci vedremo per dare l’ultima scorsa a quello che sarà il programma del centrodestra. L’alleanza sarà con Salvini, con la signora Meloni e altri partiti del centrodestra che si riconoscono nel programma che presenteremo e nei valori dell’Occidente, della cristianità e dell’europeismo», ha detto l'ex Cav rompendo finalmente gli indugi. Tuttavia, nella coalizione che promette di vincere le elezioni restano alcuni nodi irrisolti. Come quello della leadership. E se il leader di Forza Italia sminuisce la questione, Matteo Salvini e Giorgia Meloni sembrano invece pronti a dare battaglia.

Berlusconi e il nodo della leadership
Berlusconi dice che «c’è tempo» per parlarne e a chi lo vorrebbe di nuovo premier risponde con falsa modestia che «no, no, io magari rimarrò incandidabile». Salvo poi aggiungere che «ci sono personaggi di grande livello, esperienza e preparazione culturale pronti a lasciare quello che stanno facendo in modo egregio, soprattutto nell’impresa, per dedicarsi al proprio Paese: sto cercando di far sorgere in loro lo stesso dovere che ho sentito io nel 1994». Insomma, nonostante la presunta incandidabilità Berlusconi non sembra disposto a concedere troppo spazio né al segretario del Carroccio né alla leader di Fratelli d'Italia. Lo dimostra l'ultima stoccata in direzione della Lega Nord pubblicata sul profilo Facebook dell'ex presidente del Consiglio.

Salvini: Sfido Renzi, non Berlusconi
Berlusconi ha postato una sua grande fotografia con una frase in calce: «Per governare l’Italia non si può improvvisare. Serve una solida esperienza». Come dire a Salvini e Meloni che sono avvisati. Il leader leghista e la presidente di FdI cercano tuttavia di smorzare la tensione. «Non c'è una sfida tra di noi. L'unica sfida che ho lanciato ormai da tempo è a Renzi, cui da anni chiedo un confronto pubblico, mentre lui scappa – ha dichiarato Salvini durante l'intervista a Radio Cusano Campus -. All'interno del centrodestra non ci sono sfide, ci deve essere un accordo su un programma comune e poi una competizione interna su chi prende un voto in più, per esprimere il presidente del consiglio. Ma la sfida è ai Renzi, ai Di Maio, agli Alfano, alle Boldrini. Non nel centrodestra».

Meloni: Voglio vincere
Più battagliera e meno accondiscendente Giorgia Meloni durante un'intervista rilasciata a Il Mattino: «Siamo in campo tutti e tre: è in campo Salvini, è in campo Berlusconi ed è in campo Giorgia Meloni. Facciamo scegliere gli italiani. E soprattutto mi sembra che prima si debba capire quale sarà la legge elettorale». Poi aggiunge: «come tutti sanno io voglio vincere le elezioni e dare agli italiani un governo che faccia gli interessi del Paese. Mi sembra invece che il Rosatellum, che io preferisco chiamare 'inciucellum', faccia perdere il centrodestra». Nel caso venisse approvato il Rosatellum bis, prosegue «saremmo di fronte a una condizione in cui i partiti devono dar vita a una coalizione e avrebbe un senso parlare di leadership. Ma se si votasse, come penso che accadrà, con le leggi attuali ogni partito presenterà la sua lista ed è evidente allora che chi prenderà più voti esprimerà il leader», conclude Giorgia Meloni.