28 aprile 2024
Aggiornato 12:30
Elezioni politiche 2018

FdI passa da 9 a 50 parlamentari, Meloni si prende la sua vittoria: «Vedrete cosa faremo»

La leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni in conferenza stampa si dice soddisfatta per il risultato del suo partito

La leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni
La leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni Foto: Giuseppe Lami ANSA

ROMA - Fratelli d'Italia ha ottenuto un risultato molto importante, chiaramente molto meno evidente ma decisivo. Un risultato «meno visibile» dei due principali vincitori di questa competizione, Movimento 5 Stelle e Lega, ma al netto di questi due indiscutibili vincitori l'unico partito che cresce è Fratelli d'Italia». Giorgia Meloni ai nostri microfoni si dice molto soddisfatta dell'esito del voto per il suo partito. «Un partito che cresce, e che cresce in una percentuale significativa: più del 100% in voti assoluti. Siamo contenti che in un’elezione nella quale crollano tutti, Fratelli d’Italia sia riuscita a quintuplicare la sua pattuglia parlamentare e a raddoppiare i suoi voti».

Da 9 a 50 o più parlamentari
Nel 2013 FdI prese 660mila voti, stavolta a sceglierli sono stati circa 1 milione e 400mila cittadini, quindi più del doppio. Stessa cosa per la percentuale: «Abbiamo preso l’1,98 nel 2013 e prendiamo adesso il 4,3-4,4%. Però il dato del quale io vado più contenta è la pattuglia parlamentare: la crescita sarà del 500% dalla scorsa elezione a questa legislatura». Già, perché nel 2013 i parlamentari di FdI era soltanto nove: «Hanno fatto un lavoro molto importante e io mi sono potuta vantare in questa campagna elettorale di aver avuto il gruppo parlamentare più piccolo e allo stesso tempo quello che ha prodotto di più in questi cinque anni, figuratevi cosa possiamo fare con i circa 50 e forse più parlamentari che avremo tre le tue Camere adesso».

Non è più il partito di Meloni, ma radicato sul territorio
Meloni si toglie qualche sassolino dalla scarpa e spiega come questa sia anche, «finalmente», l'occasione di costruire un partito radicato e solido sul territorio che può vantare una classe dirigente plurale. Finirà questa idea, anche un po' forzata, del partito della Meloni, come se in Fratelli d’Italia ci fossi solo io». Non era così prima e non lo sarà tanto meno adesso: «Sarà più facile raccontare che c’è una splendida classe dirigente che rappresenta il territorio a 360 gradi. Per cui per noi questa elezione è un punto di partenza molto importante per continuare la costruzione di un partito fortemente radicato, un movimento dei Patrioti che da nord a sud sappia difendere i bisogni e le istanze dei cittadini».

La telefonata a Salvini
Meloni spiega la vittoria del centrodestra sottolinenando come questo fino a pochi mesi fa fosse «un risultato impensabile: noi dobbiamo essere assolutamente fieri di questo, è una responsabilità che ci sentiamo addosso, è una responsabilità che come Fratelli d'Italia faremo del nostro meglio per onorare». E su Salvini racconta di aver subito telefonato a Matteo Salvini: «All'interno del centrodestra assolutamente un ottimo risultato quello della Lega. Ho chiamato Matteo per fargli i miei complimenti, abbiamo chiacchierato un po' al telefono, ci vedremo ovviamente nelle prossime ore e nei prossimi giorni».

"I temi della sinistra lontani anni luce dai bisogni della gente"
Riguardo alle cause della debacle della sinistra Meloni non ha dubbi: «I temi utilizzati dalla sinistra erano assolutamente distanti anni luce da quello di cui aveva bisogno la gente. C'è l'idea di una sinistra ormai chiusa nei salotti a raccontarti una realtà che non esiste più, incapace di raccogliere i bisogni e le istanze che arrivano dai cittadini. E intendo tutta la sinistra, non solo quella del Pd, ma anche quella della Boldrini». Tutta la sinistra è «ai minimi storici» e «una grossa fetta dell’elettorato di sinistra pare abbia scelto di rifugiarsi nel Movimento 5 Stelle confermando una tesi che Fratelli d'Italia ha più volte avanzato, cioè che il M5s è un po' l'altra faccia della sinistra: sulle questioni centrali del nostro tempo, i temi dell'immigrazione, la famiglia, il rapporto con l'Europa, c'è una contiguità tra le scelte del Pd e le scelte Movimento 5 Stelle e questo viene confermato da quello che è accaduto in queste elezioni. Il Movimento 5 Stelle ha obiettivamente sopperito alle carenze del Pd».