29 aprile 2024
Aggiornato 21:30
Immigrazione

Salvini esprime solidarietà al sindaco di Lodi: "Non è razzismo, è solo giustizia e buon senso"

"Quanti immigrati hanno una casa popolare anche se hanno case al loro Paese? Quanti prendono contributi e pensioni e se le godono al loro Paese? Basta, la pacchia è finita"

Un bambino migrante in una scuola lombarda
Un bambino migrante in una scuola lombarda Foto: ANSA

LODI -  "Il sindaco di Lodi vuole controllare che tutti quelli che devono paghino la mensa scolastica dei figli? Fa bene. Basta coi furbetti, se c'è gente che al suo Paese ha case, terreni e soldi, perché dovremmo dare loro dei servizi gratis, mentre gli Italiani pagano tutto?». E' la risposta di Matteo Salvini su Facebook alla vicenda del comune di Lodi che intende richiedere dichiarazioni patrimoniali agli immigrati che usufruiscono in Italia per i propri figli di esenzioni sulla retta della mensa scolastica. "Quanti immigrati hanno una casa popolare anche se hanno case al loro Paese? Quanti prendono contributi e pensioni e se le godono al loro Paese? Basta, la pacchia è finita. Non è razzismo, è solo giustizia e buon senso" scrive il vicepremier e leader della Lega.

"Se sei nullatenente ti dò la mensa gratis, se hai dei quattrini la paghi come gli altri"
Salvini ha ribadito il concetto questa mattina a margine dell'assemblea di Comfimi Industria. "Andrò a trovare il sindaco e portargli tutta la mia solidarietà perché i furbetti, italiani o stranieri che siano, quelli che campano alle spalle del prossimo, che non pagano la mensa scolastica anche quando potrebbero farlo, non possono continuare a farlo alle spalle degli altri. Questo vale a Lodi come in tutti gli altri paesi in Italia". "Gli immigrati regolari e perbene sono i benvenuti e sono i miei fratelli, quelli che si fingono nullatenenti e non pagano una lira di tasse, se prendono contributi pubblici e gridano al razzismo quando vai a fare dei controlli, non sono miei amici. Quindi fa benissimo il sindaco di Lodi a mettere tutti sullo stesso piano. Se hai delle agevolazioni devi dimostrare che non hai altri patrimoni. Sai quanta gente ha la casa popolare, il bonus bebè e ha due o tre, quattro case nel suo Paese? Se sei nullatenente ti dò la mensa gratis, se hai dei quattrini la paghi come gli altri", ha aggiunto Salvini.

L'accusa della deputata dem in Veneto: "Accanimento inaccettabile contro i bambini"
Intanto, dopo Lodi anche il Veneto sembra voler seguire la stessa strada. "C'è una odiosa gara a chi discrimina di più" dichiara la parlamentare veneta Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico. Chi richiede ai cittadini non comunitari per ottenere il contributo regionale sull'acquisto di testi scolastici, oltre alla certificazione Isee, un certificato sul possesso di immobili o di redditi all'estero, sceglie di "disconoscere" la situazione in cui versano le anagrafi e - spiega la deputata dem - le strutture preposte alla certificazione patrimoniale degli stati di provenienza. "Le istituzioni a guida leghista negano il diritto allo studio, vero elemento di integrazione e vaccino all'ignoranza, ma, si sa, sono in tanti nel governo ad essere contro i vaccini, seppur culturali. Chi si appella a regole scritte in tempi in cui la situazione migratoria era ben differente lo fa in modo bieco e strumentale». "È in atto - conclude - un accanimento inaccettabile che colpisce i bambini, che va a ledere i più fragili. Ma gli italiani, come hanno già mostrato per la vicenda Lodi, hanno gli anticorpi per abbattere il virus del razzismo e della discriminazione".