29 aprile 2024
Aggiornato 13:00
Dieta e salute

La dieta mediterranea personalizzata nei bambini per combattere l'epidemia di obesità

Al via lo studio Caprii condotto da Italia e Israele con 50 bimbi per offrire gli strumenti giusti per combattere gli errori alimentari e i rischi connessi

Dieta e bambini
Dieta e bambini Foto: Tetiana Iatsenko | shutterstock.com Shutterstock

NAPOLI – Per combattere il fenomeno, o epidemia, di obesità infantile, ecco la dieta mediterranea personalizzata proprio per loro. In questo intento si trovano unite Italia e Israele con uno studio, il Caprii (Children Alimentary Research Italy Israel), che è la prima indagine pilota internazionale condotta dal Dipartimento di Scienze mediche traslazionali dell’università Federico II di Napoli, insieme allo Schneider Children’s Medical Center e al Weizmann Institute of Science di Israele, con l’obiettivo di creare algoritmi utili a elaborare diete personalizzate nei bimbi, ottenuti confrontando la Dieta patrimonio UNESCO dal 2010 con una dieta standard.

Come si svolge lo studio
Lo studio Caprii, già approvato dal Comitato etico dell’ateneo federiciano e dal Comitato etico dell’Asl Napoli 3, sarà condotto in parallelo in Italia e in Israele. In ogni nazione verranno coinvolti 50 bambini tra i 6 e i 9 anni. In Italia, i bimbi saranno selezionati da cinque pediatri dell’Asl Napoli 3 Sud. Il coinvolgimento durerà 36 mesi, mentre la partecipazione di ciascun individuo sarà di 14 giorni, in particolar modo sarà indagato il momento della prima colazione. Attraverso un semplice sistema di monitoraggio costante della glicemia, insieme alla raccolta di campioni per valutare la composizione del microbiota intestinale e a minime indagini di laboratorio, si potrà scoprire la risposta individuale di ogni partecipante. I dati raccolti saranno usati per lo sviluppo di algoritmi dietetici utili a predire la risposta glicemica di ogni bambino a un alimento.

La dieta mediterranea come protagonista
Protagonista dello studio sarà la Dieta mediterranea i cui benefici comprendono la prevenzione dello sviluppo e la riduzione dell’incidenza delle malattie cardiovascolari, la prevenzione del cancro al seno, il cancro del colon-retto, la depressione, l’asma, il diabete e l’obesità. Quello che non è ancora noto è l’effetto della Dieta mediterranea sul microbiota intestinale, che influenza la nostra suscettibilità alle malattie. Le origini della malattia degli adulti sono legate ai modelli alimentari stabiliti durante l’infanzia: a oggi non erano ancora stati studiati gli effetti della Dieta mediterranea sui livelli di glucosio nel sangue e sul microbiota intestinale dei bambini. Lo studio Caprii sarà il primo a esplorare questi effetti e intende gettare luce sui benefici della Dieta mediterranea in età pediatrica.

La forza della dieta personalizzata
L’analisi scientifica parte dall’intuizione di due ricercatori del Weizmann Institute of Science di Israele, Eran Elinav ed Eran Segal, che sono riusciti a monitorare gli effetti degli alimenti sull’organismo attraverso la raccolta di parametri individuali quali il profilo glicemico, gli indici nutrizionali, il microbiota intestinale e il tipo di attività fisica e, tramite, un algoritmo, a formulare una dieta personalizzata. Con la loro analisi, gli scienziati israeliani hanno dimostrato come la dieta personalizzata sia capace di prevenire patologie non trasmissibili, quali il diabete mellito tipo 2 e l’obesità. Considerando che la prevalenza di queste malattie è in aumento tra la popolazione pediatrica, diventa auspicabile l’elaborazione di algoritmi per una dieta personalizzata anche per i bambini.

Un’intuizione speciale
«La dieta personalizzata è un’intuizione speciale che dimostra come anche lo stesso alimento produca effetti diversi, in persone diverse – spiega Annamaria Staiano del Dipartimento di Scienze Mediche traslazionali, sezione Pediatria presso l’università Federico II di Napoli e vice presidente Sip (Società italiana di pediatria), coautrice dello studio Caprii – Gli effetti non dipendono solo dal cibo, ma anche dalla persona che lo assume. Ognuno reagisce in modo differente e individuale allo stesso alimento: un cibo capace di generare una risposta salutare in alcuni individui può produrre in altri un effetto dannoso sul piano fisico e metabolico. Oggi è possibile sviluppare algoritmi capaci di predire la risposta personale ad alimenti specifici, persino prima che vengano consumati. L’elemento ancora più importante è che questi algoritmi possono essere utilizzati per prevenire, con le diete personalizzate, la diffusione di malattie come l’obesità e il diabete. L’elevata prevalenza di obesità infantile e la coesistenza di complicanze fisiche e psicosociali rendono la prevenzione dell’obesità un obiettivo sanitario e sociale prioritario».