La Reliquia di Don Bosco nella Parrocchia di S. Pietro

Per due giorni la Reliquia dell’amato Santo dei giovani è stata esposta alla venerazione dei fedeli

Un evento atteso ed emozionante, un momento intenso di devozione e di preghiera nei giorni 16 e 17 marzo per la comunità parrocchiale di S. Pietro Apostolo in Cassino per l’arrivo della venerata Reliquia di S. Giovanni Bosco, modello di santità mai dimenticato neppure dopo la partenza dei Salesiani che per molti anni avevano retto la Parrocchia. Da allora lo spirito salesiano non si è mai spento: l’Oratorio parrocchiale è intitolato a Don Bosco e continuano la loro attività le varie associazioni salesiane, come i Salesiani Cooperatori, l’Associazione di Maria Ausiliatrice e “Largo a Don Bosco”. E’ per questo che la chiesa parrocchiale, sabato 16 sera, si è riempita di fedeli, fra cui molti giovani, per accogliere al suo arrivo la Reliquia che contiene frammenti di osso del Santo dei giovani. Oltre ai gruppi di catechesi parrocchiale, era presente anche la Banda musicale nata e cresciuta in questa parrocchia e che orgogliosamente porta il nome di Banda Don Bosco Città di Cassino, diretta dal M° Marcello Bruni.

La Reliquia è stata esposta alla venerazione dei fedeli su un tavolino vicino al fonte battesimale, sul presbiterio, con fiori bianchi per adornarla e onorarla. Poi si è iniziato a recitare il Rosario meditato ed i primi Vespri. Alle 18,30 l’Amministratore parrocchiale Don Nello Crescenzi ha celebrato l’Eucaristia con solennità, con molta partecipazione di popolo, mentre le musiche eseguite dalla Banda Don Bosco ed i canti eseguiti dal Coro parrocchiale, accompagnavano e sottolineavano i vari momenti liturgici.

Come insegna la Chiesa, attraverso la Congregazione delle cause dei Santi, “le reliquie nella Chiesa hanno sempre ricevuto particolare venerazione e attenzione perché il corpo dei Beati e dei Santi, destinato alla risurrezione, è stato sulla terra il tempio vivo dello Spirito Santo e lo strumento della loro santità, riconosciuta dalla Sede Apostolica tramite la beatificazione e la canonizzazione”. Sappiamo anche che le reliquie dei Beati e dei Santi non possono essere esposte alla venerazione dei fedeli senza un apposito certificato dell’autorità ecclesiastica che ne garantisca l’autenticità. Esse, inoltre, vanno comunque “conservate e onorate con spirito religioso, evitando ogni forma di superstizione e di mercimonio”. Queste istruzioni ci dicono come deve essere l’atteggiamento dei fedeli. I Santi, da persone assolutamente “normali”, sono giunti alla santità poi riconosciuta dalla Chiesa attraverso un percorso di avvicinamento a Dio e imitando la vita di Cristo. A loro volta diventano per noi modello e intercessori presso Dio. Certamente Don Bosco ci insegna l’attenzione, l’accoglienza, il rispetto e l’amore fattivo che dobbiamo nutrire per i giovani, soprattutto se sono abbandonati o in difficoltà, proprio come ha fatto lui, che voleva che crescessero come “buoni cristiani e onesti cittadini”.

Il giorno dopo, domenica 17, le Messe delle 9.30 e delle 11.00, quest’ultima celebrata dal viceparroco Don Tomas, hanno visto ancora la presenza della Reliquia con la quale, al termine, è stata impartita la Benedizione e alla quale i fedeli hanno potuto dare un bacio o altro gesto di venerazione mettendosi in fila ordinatamente. Don Bosco, come viene familiarmente chiamato, è un Santo amico dei giovani e degli educatori, un Santo amico della Parrocchia di S. Pietro Apostolo.

Adriana Letta

Categorie: Cassino,Tutte Le Notizie

Tags: ,,,