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Agrigento, il ministro Bussetti incontra i presidi delle scuole siciliane

La messa in sicurezza delle scuole, la stabilizzazione del personale ATA, le difficoltà inerenti le complessità amministrative e burocratiche con cui si scontra il mondo della scuola siciliana, la povertà educativa sono stati gli argomenti discussi al Palacongressi di Agrigento dal Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Marco Bussetti insieme ai dirigenti scolastici delle province […]

29 Settembre 2018

La messa in sicurezza delle scuole, la stabilizzazione del personale ATA, le difficoltà inerenti le complessità amministrative e burocratiche con cui si scontra il mondo della scuola siciliana, la povertà educativa sono stati gli argomenti discussi al Palacongressi di Agrigento dal Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Marco Bussetti insieme ai dirigenti scolastici delle province siciliane.

Presenti all’incontro l’assessore regionale all’istruzione Roberto Lagalla ed i vertici delle scuole del territorio.

Il ministro del Miur ha ascoltato i rappresentanti delle scuole siciliane e le difficoltà  che devono affrontare: “La scuola che cambia- ha dichiarato Bussetti-  deve mettere il dirigente scolastico nelle condizioni di dirigere e il docente di continuare ad avere entusiasmo e motivazione nel portare avanti il proprio lavoro. E’ necessario dare risposte concrete al loro lavoro ed è quello che stiamo già facendo. Quello che riuscirò a fare ce lo dirà sicuramente il tempo”.

Tra gli argomenti trattati, il problema della dispersione scolastica da affrontare e risolvere con la riqualificazione del sistema scolastico regionale.

“Il protocollo stipulato a Palermo- ha ricordato Lagalla- impegna il governo nazionale e quello regionale a superare la povertà educativa e la dispersione scolastica che caratterizzano alcune aree di particolare disagio sociale della Sicilia, con il potenziamento del tempo scuola, in una realizzazione graduale e progressiva che ci auguriamo possa partire già dal secondo quadrimestre dell’anno scolastico 2018/2019, coinvolgendo a seguire altre strutture scolastiche, fino a superare la soglia di retroguardia che in questo momento caratterizza in Sicilia. Siamo ad una percentuale del 7.8% che si scontra col 35% della media nazionale. Potere ottenere alla fine di un periodo sperimentale, almeno biennale, un significativo incremento dell’attuale percentuale costituirebbe un risultato importante, consolidando nuove prassi  e nuove metodologie”.

Non ha intenzione di perdere tempo il ministro dell’istruzione che intende offrire nuove opportunità, mettendo la scuola siciliana nelle condizioni di favorire la formazione degli allievi e degli studenti, migliorandone il livello e le condizioni del vivere sociale

Concorde con il ministro, l’assessore Lagalla che ha ribadito come la scuola sia un segmento speciale della società nella formare di cittadini consapevoli: “Noi vogliamo crescere, innovare, divertirci  per far divertire i nostri ragazzi e formare i cittadini del futuro, che abbiano l’orgoglio e la dignità di essere siciliani, italiani, e che sappiano che la loro sfida si gioca in Europa e nel mondo”

2021-02-03T17:03:26+01:00