Bergamo, Reddito di cittadinanza: le stime
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Per i bergamaschi può valere 200 milioni. Il tetto dei 780 euro al mese, soglia di povertà. Vota il sondaggio.

Iniziano a delinearsi i contorni economici dell’intera operazione che, al netto del riordino dei centri per l’impiego, dovrebbe costare alle casse dello Stato una cifra intorno ai 14-17 miliardi di euro all’anno. Le famiglie e i disoccupati bergamaschi che vivono con meno di 780 euro al mese potrebbero dunque attingere da questo fondo circa 200 milioni; soldi che, transitando dalle tasche dei cittadini, finirebbero per essere spesi sul territorio. È bene subito precisare che stiamo parlando di stime e che, per una serie di combinazioni, non è possibile calcolare l’esatta ricaduta in ambito locale degli effetti di questa misura.

Il Reddito di cittadinanza potrà essere richiesto da diverse categorie di persone; non solo dai disoccupati, dunque, ma anche dai lavoratori part-time, dalle famiglie e persino dai pensionati. Lo scopo dichiarato è chiaro: la misura si propone di garantire a tutti di vivere al di sopra della soglia di povertà. E questo non solo se si è sprovvisti di un posto di lavoro, ma anche se si percepisce uno stipendio o una pensione che non consentono di raggiungere e superare la soglia di povertà. La misura, in questi casi, si propone di intervenire per colmare la differenza, con una cifra che dunque varierà in base ai singoli casi. Dunque, nelle previsioni del Governo, il Reddito di cittadinanza potrebbe essere erogato a una platea di circa 9 milioni di italiani.

Tanti, anzi tantissimi, se si pensa che il Reddito d’inclusione, l’altra misura introdotta dal Governo Gentiloni per contrastare la povertà, si rivolge «solo» a mezzo milione di persone. Tenendo conto che a quest’ ultima potrebbero teoricamente accedere circa 4.500 famiglie bergamasche, si capisce come la nuova misura che il vicepremier Luigi Di Mario vorrebbe far partire entro il 2018 potrebbe interessare parecchie decine di migliaia di bergamaschi.

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