Confindustria in assemblea da Rosso a Breganze. Vescovi: “Manca progetto di paese”

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Il presisdente di Confindustria Vicenza Luciano Vescovi, il ministro Erika Stefani, il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia

Ore 12,30. L’assemblea di Confindustria è proseguita poi con due tavole rotonde, una con Giorgio Metta, Vicedirettore Istituto Italiano di Tecnologia, e Nando Pagnoncelli, Presidente IPSOS e l’altra con Giuseppe Bono, Amministratore Delegato Fincantieri, Massimo Garavaglia, Viceministro dell’Economia e delle Finanze e Gian Luca Rana, Amministratore Delegato del Pastificio Rana. A  chiudere l’evento sarà, infine, il Presidente nazionale di Confindustria Vincenzo Boccia.

Ore 12.00. Sul palco, chiamati dal presidente provinciale di Confindustria, sono saliti il Presidente del Veneto Luca Zaia ed il ministro Erika Stefani e a loro è stato chiesto dagli industriali di fare il punto sulla concessione dell’autonomia al Veneto. “Il referendum ha segnato una pagina di storia e di democrazia. Non è una eresia chiedere 23 materie per l’autonomia. La nostra è l’unica regione dove non si pagano le imposte regionali. Io penso che con l’autonomia ci siamo”.

Ore 11,45. Sul Def, Vescovi ha affermato di essere pessimista: “Il passaggio parlamentare lo peggiorerà. Non c’è traccia di tagli alla spesa. Si applichino i costi standard nella sanità, quella è una cosa da fare subito”. Alla richiesta del giornalista di dare un consiglio ai due viceministri, Vescovi ha risposto: “A Di Maio consiglio, visto che ha solo 32 anni e una vita davanti, di studiare ed avere l’umiltà di ascoltare. Non abbiamo bisogno di comportamenti superficiali. A Salvini faccio invece un invito di abbassare i toni, c’è bisogno di meno enfasi, governi nell’interesse di tutti e non ne spari una al giorno come Trump”.

Ore 11.40. Vescovi: “Da una nostra recente indagine risulta che è cambiato il sentiment del paese produttivo. Il ministro dell’industria non ha un atteggiamento favorevole all’industria. All’Italia manca un progetto di paese e un progetto industriale”. Vescovi ha parlato anche di immigrazione: “Con questi dati demografici nel 2050 l’Italia avrà 10 milioni di abitanti in meno. Non abbiamo un progetto serio di immigrazione controllata: facciamo arrivare con gli aerei giovani che hanno intenzione di lavorare, a volte più degli italiani, formiamoli e integriamoli. Dobbiamo renderci conto che il mondo è un tutt’uno e che le barriere non servono a niente”.

Ore 11,30. “La criticità di questo governo – ha affermato Vescovi – è l’ansia di voler fare tutto subito, dimostrando che si realizza quello che si è scelleratamente promesso in campagna elettorale”. Il presidente berico di Confindustria ha anche indicato tre punti focali dell’attività del “governo del cambiamento”, due negative e una positiva: il decreto dignità, “minestrone fatto troppo in fretta che riporta il sistema italiano indietro di quarant’anni”; la questione delle infrastrutture (“spero che il ministro Toninelli venga in Veneto a vedere cosa si sta realizzando con la Pedemontana, la Tav e la Valdastico Nord: se si fermano le opere si fa un danno ai cittadini, alle imprese, al paese”); fra le cose positive Vescovi ha indacato invece la positiva chiusura della vicenda dell’Ilva di Taranto.

Ore 11,20. Sollecitato delle domande del giornalista Claudio Cerasa, direttore del Foglio, Luciano Vescovi, presidente di Confindustria Vicenza, ha parlato del Governo distinguendo fra una componente – quella della Lega – che ha una lunga storia di governo del paese e degli enti locali, e una, il Movimento 5 Stelle, che “ha bisogno di tempo per crescere. Il tema della competenza, in questo senso, è dirimente”.

Ore 11. “Oggi noi qui siamo la crema. Siamo quelli che pagano le tasse, costruiscono le strade, siamo protagonisti anche da un punto di vista sociale. A Roma abbiamo quattro personaggi malati di politica e di protagonismo” ha affermato Rosso salutando gli ospiti. Rosso ha poi invitato Vincenzo Boccia, presidente nazionale di Confindustria a creare un task force di una decina di imprenditori pensati e di presidiare il Governo a Roma ogni mese, perchè noi sappiamo di cosa ha bisogno il paese”. Rosso ha poi lanciato un appello perchè gli imprenditori si facciano carico dei problemi ambientali e sociali del pianete, “senza sostituirci alle istituzioni ma unendoci a loro, come abbiamo fatto noi per il Ponte di Rialto a Venezia”.

Ore 10.50. E’ iniziata a Breganze, nel quartier generale della Fondazione Only the Brave l’assemblea annuale di Confindustria Vicenza. Il patron della Diesel Renzo Rosso ha dato il benvenuto ai mille associati e agli ospiti, fra i quali il presidente veneto Luca Zaia e il ministro Erika Stefani, gli esponenti della politica e del mondo imprenditoriale veneto e vicentino. “Le due rivoluzioni. Cambia la società, cambia la tecnologia: dove ci porta il cambiamento?” è il tema dell’assemblea generale deglli industriali vicentini.