Nata tra le mura di una prigione, cresciuta dalla zia al pari di una domestica. Poi il convento, il matrimonio combinato con un uomo "vecchio e storpio", i debiti, l'approdo a Versailles come bambinaia e poi le nozze segrete con la personalità più importante e carismatica dell'epoca, Re Luigi XIV a cui rimane legata per 30 anni finché morte non ci separi. In pratica, pensare che Charles Perrault, quando ha scritto la sua Cenerentola nel 1697 si sia ispirato alla vita di Madame de Maintenon è più che plausibile. La storia di "una delle relazioni più intime del Re Sole" che in questi giorni rivive al primo piano del corpo centrale della Reggia di Versailles, attraverso dipinti, libri, stampe e decorazioni originali e dove gli appartamenti della "sposa segreta" del Re riacquistano i colori autentici del XVIII secolo (la mostra Madame de Maintenon-dans les allées du pouvoir è in programma fino al 21 luglio, ndr).

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La storia di Madame de Maintenon

Françoise d’Aubigné nasce nel carcere di Niort il 27 novembre del 1635, dove il padre, Constant d'Aubigné (figlio del celebre poeta ed amico di Enrico IV, Agrippa d'Aubigné, ndr) è detenuto per spionaggio e debiti, insieme a mamma Jeanne Cardilhac e i fratelli Constant e Charles. Terminata la prigionia nel 1642, la famiglia salpa per la Martinica, nelle Antille, dove il padre diventa governatore dell’isola di Marie Galante. L'esperienza si conclude presto e tutti ritornano in Francia, dove si trovano subito ad affrontare la morte del padre. Françoise trova rifugio primo presso una zia paterna, Madame de Vilette, che decide di educarla secondo i principi protestanti e poi dalla zia cattolica Madame de Neuillant, più benestante ma anche più crudele, che mal sopporta quella nipote orfana e dodicenne tanto da trattarla al pari di una domestica.

Nel frattempo, Françoise cresce e diventa sempre più bella: la sua avvenenza impensierisce Madame de Neuillant, che per evitare che nessuno la chieda in sposa decide di rinchiuderla nel convento delle Orsoline di Parigi. Una volta tornata a casa, a Françoise viene chiesto di scegliere se diventare suora o sposare il poeta Paul Scarron, di venticinque anni più anziano di lei e paralizzato, che a causa della sua invalidità, è disposto a sposarla anche senza dote. La giovane sceglie il matrimonio, e inizia a prendersi cura del marito con premura e a far parte del suo salotto letterario, frequentato dai nomi più illustri della società francese. Dopo la morte di Scarron nel 1660, grazie alle sue conoscenze, Françoise riesce ad ottenere una piccola pensione per mantenersi, in modo da non dover tornare in convento.

Un giorno, in un salotto del mondo parigino, Françoise conosce colei che inconsapevolmente le cambierà la vita: la Marchesa di Montespan, considerata la donna più bella del suo tempo e la "favorita" tra le innumerevoli amanti di Re Luigi XIV (tutte ben sopportate dalla moglie Maria Teresa D’Asburgo) e madre della maggior parte dei suoi figli illegittimi (nel corso della loro lunga relazione se ne contano otto), che la porta con sé a Versailles come bambinaia ufficiale dei "bastardi del Re". Françoise si affeziona subito ai bambini (più della madre) mostrando tutta la sua bontà d'animo, dolcezza e umiltà che subito conquistano il sovrano, abituato a tutt'altro tipo di donne e attenzioni.

Il matrimonio tra Madame de Maintenon e Re Luigi XIV

Intanto, mentre con i guadagni ottenuti Françoise compra un castello nella tenuta di Maintenon e il titolo di marchesa (ottenendo quindi l’appellativo che l’avrebbe resa celebre ovvero Madame de Maintenon), la Montespan viene accusata di aver "avvelenato il re con filtri d’amore" e subito costretta ad abbandonare la Reggia. Da quel momento, Re Luigi XIV e Madame de Maintenon diventano inseparabili e nel 1683, dopo la morte della Regina, decidono di sposarsi nel corso di una cerimonia segreta alla presenza di pochi testimoni. Un matrimonio durato 32 anni, durante i quali si dice che il re abbia rinunciato alla sua anima libertina e non abbia diviso il letto con nessun’altra donna.

Un'affinità che andava oltre il vincolo amoroso (cattolica estremista, sembra che sia stata proprio Madame de Maintenon a imporre un clima austero a corte, a riconvertire il marito all’obbedienza della morale religiosa e spingerlo ad abolire l’editto di Nantes, che garantiva la libertà religiosa in Francia). Dopo la morte del re, Madame de Maintenon si ritira nel collegio di Saint Cyr, che lei stessa aveva fondato per educare le fanciulle più bisognose del regno (per questo da molti viene considerata una femminista ante litteram). Muore il 15 aprile 1719 a 84 anni, senza un rimpianto e con la consapevolezza di aver ribaltato lo status sociale e di essere diventata una delle donne più importanti nella storia di Versailles.

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