Dame Judi Dench è una leggenda vivente e parecchio vivace. 85 anni da vera regina (da Oscar), capace di rendere orgoglioso Shakespeare e ammaliare il mondo con il suo talento comico per la commedia degli errori della vita. Una verve irresistibile, svelata dall'obiettivo di Mayotte Magnus già negli anni Settanta, quando la fotografa per la National Portrait Gallery di Londra, insieme alle donne britanniche che offrono un grosso contribuito al mondo con il loro talento.

Signore già illustri, o destinate a diventarlo che, nel fervore rivoltoso del 1977, animano la prima mostra della galleria dedicata al successo della donna. Ritratti illuminanti come le loro protagoniste, di nuovo in mostra con una selezione aggiornata di donne che continuano a dare tanto al mondo e all'universo femminile, perché il successo di una donna rende forti anche le altre.

Nadine Gordimer, Mayotte Magnus, Premio Nobelpinterest
© Mayotte Magnus / National Portrait Gallery London
Mayotte Magnus - Ritratto Premio Nober per la Letteratura Nadine Gordimer, 1978, printed 2014
Mayotte Magnus, Ritratto attrice militante,  Janet Suzman,pinterest
© Mayotte Magnus / National Portrait Gallery London
Mayotte Magnus - Ritratto attrice militante Janet Suzman, London, 1977

La National Portrait Gallery, compie un nuovo viaggio nell'universo femminile illuminante di Mayotte Magnus, guardando in faccia il contributo provocatorio e stimolante del talento che segna i volti e ridefinisce il corpo insieme allo spazio. Anche il volto dell'apartheid nel Sudafrica del Premio Nobel per la Letteratura Nadine Gordimer, con lo sguardo fiero di chi ha vissuto e combattuto un mondo diviso in due, come lo sfondo che la fotografa sceglie per il suo ritratto. In mostra insieme al riflesso sfaccettato dell'attrice Janet Suzman, talmente segnata dall'apartheid sudafricano da rendere ogni suo ruolo un'azione militante.

Ritratti di donne di talento che ne raccontano altre, come quello dell'artista da Oscar Glenda Jackson (per Women in Love, 1970). Capace di riportare in vita lo spirito fragile e arguto di una donna che ha attraversato l'inferno molte volte, insieme alla poesia che rovescia il mondo di Stevie Smith, nella guizzante performance cinematografica di Stevie.

Mayotte Magnus, Glenda Jacksonpinterest
© Mayotte Magnus/National Portrait Gallery London
Mayotte Magnus - Ritratto attrice Glenda Jackson, 1977
Mayotte Magnus, scrittrice, Edna O’Brienpinterest
© Mayotte Magnus/National Portrait Gallery London
Mayotte Magnus - Ritratto della scrittrice irlandese Edna O’Brien, Chelsea, 1976



Ogni scatto è frutto di un'accurata ricerca d'informazioni e sintonia, delle sfumature più significative di personilità complesse e affascinanti. La solitudine che tesse le trame sublimi della scrittrice irlandese Edna O’Brien, riempie l'inquadratura, insieme al suo profilo rannicchiato sul divano e sotto il dipinto di Clifford Hall.

La scrittrice Marina Sarah Warner, fotografata con il pancione (la gestazione di un bambino e di un libro) e gli oggetti che fanno eco al suo retaggio culturale, replica l'attenzione dei suoi testi per l'influenza esercitata da allegorie e simbolismi nella cultura contemporanea.

Mayotte Magnus, scrittrice inglese, Marina Sarah Warnerpinterest
© Mayotte Magnus / National Portrait Gallery London
Mayotte Magnus - La scrittrice inglese Marina Sarah Warner, 1977, printed 2014
Mayotte Magnus, scrittrice inglese, Beryl Bainbridgepinterest
© Mayotte Magnus / National Portrait Gallery London
Mayotte Magnus - Ritratto scrittrice inglese Beryl Bainbridge, Camden, 1981, printed 2014

La fotografia della scrittrice inglese Beryl Bainbridge, scattata nella sua casa di Albert Street, a Camden, tra culle vuote e ritratti di famiglia, mette in risalto il suo spirito anti convenzionale, insieme al black humor delle sue opere.

La femminilità di Tina Brown, è messa in risalto come un elemento vincente della sua spettacolare carriera giornalistica. Del talento letterario precoce e spumeggiante che ha contribuito al suo successo come redattore di Vanity Fair e The New Yorker, scrittrice di libri, fondatrice di The Daily Beast e produttore dell'annuale Summit Women in the World al Lincoln Center.

Mayotte Magnus,  Tina Brown pinterest
© Mayotte Magnus / National Portrait Gallery London
Mayotte Magnus - Ritratto editore Tina Brown, London, 1977, printed 2014
Mayotte Magnus,  pioniera arte cinetica, Liliane Lijn pinterest
© Mayotte Magnus / National Portrait Gallery London
Mayotte Magnus - Ritratto pioniera dell’arte cinetica Liliane Lijn, Camden, 1978, printed 2014
Mayotte Magnus, Ritratto scultrice, Glenys Bartonpinterest
© Mayotte Magnus / National Portrait Gallery London
Mayotte Magnus - Ritratto scultrice Glenys Barton, Essex, 1989, printed 2014

La pioniera dell'arte cinetica Liliane Lijn è ritratta nel suo studio, insieme all'interesse scientifico maturato per la natura della luce. Dal Ghana a Londra, Margaret Busby si è distinta come la prima editrice di donne nere in Gran Bretagna ed è fotografata tra una montagna di libri. Un volto gigantesco amplifica quello riflessivo di Glenys Barton e della maggior parte delle creazioni della scultrice, tra i pochi a lavorare la ceramica negli anni 70.

La lista è ancora lunga e accompagnata dall'istantanea dell'artista che le ha ritratte tutte nel loro mondo (figlio di asprirazione, talento e ostinazione), protagonista del film biografico Mayotte Magnus Photographer – A Snapshot of an Artist di Bob Scholes.

How to: Illuminating women: Photographs by Mayotte Magnus, Room 32, Floor 1 The National Portrait Gallery a Londra (fino al 24 marzo 2019).

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