Il suo soprannome di "principessa triste" sembra diventato una profezia che si autoavvera. Charlene di Monaco rimane da settimane rinchiusa in una prestigiosa clinica in Svizzera e, proprio come nelle fiabe, c'è chi si chiede quale sia la maledizione che la affligge: un malessere fisico, un "esaurimento" dopo la malattia in Sudafrica oppure un dolore psichico che in molti imputano al suo matrimonio con Alberto e alla sua vita a Palazzo. Oggi la principessa compie 44 anni: online circolano foto e video di lei da piccola, come quello che la principessa ha condiviso nelle stories del suo profilo Instagram. Quelle immagini di Charlene da bambina sono l'ennesimo reminder di un anno per lei davvero sfortunato.
Dopo il rientro dal Sudafrica tutti avevano sperato che Wittstock fosse ormai fuori pericolo. Anche quando è scomparsa di nuovo, misteriosamente ricoverata in Svizzera, si pensava fosse per dei semplici accertamenti dopo il difficile periodo lontano da casa e i diversi interventi a cui si è sottoposta a causa di un'infezione. Invece Charlene non è tornata nemmeno per la Festa nazionale di Monaco, il 19 novembre, quando i suoi due gemelli le hanno dedicato dei teneri biglietti di affetto e pronta guarigione. Ora si sperava avrebbe fatto ritorno entro la fine di gennaio per poter partecipare alle celebrazioni di Santa Devota, patrona del Principato, ma la situazione non sembra migliorare. Le voci parlano di una clinica da 130mila euro a settimana e c'è chi dice che la principessa abbia smesso di mangiare finendo per pesare solo 46 chili.
"Non si tratta di Covid, né di patologie oncologiche", ha smentito Alberto parlando con il settimanale People, "Il motivo per cui la principessa non si mostra in pubblico non è legato a un problema di coppia e – se proprio devo rispondere a tutte le insinuazioni – neanche a questioni legate a interventi di chirurgia plastica". La versione ufficiale di Alberto è che Wittstock sia ricoverata per riprendersi "dal forte deperimento fisico e psicologico, causato dalla malattia degli ultimi mesi". A guardare le foto di lei da piccola - in braccio ai genitori, a scuola, mentre gioca - però, non si può che notare quanto apparisse una bambina felice e sorridente (oltre che estremamente simile a Jacques e Gabriella). Nel tempo quel sorriso sembra essersi è spento: oggi non possiamo che augurarci per lei un anno più felice di quello appena trascorso e un po' di ritrovata salute e serenità.
