Nel suo slancio così scenografico che unisce dinamicamente piazzale Roma alla stazione di Santa Lucia, il ponte di Calatrava a Venezia continua a far parlare di sé. Inaugurato nel 2008, dopo sei anni di lavori, quando il costruttore aveva indicato un anno e mezzo come tempistica generale, il grande arco lungo 81 metri non risparmia ulteriori polemiche: bello sì, ma non basta. Al centro del dibattito, infatti, i problemi strutturali e gli errori di progettazione della scalinata che, a causa della scivolosità e del deterioramento dei gradini in vetro, è risultata pericolosa per i passanti. Tanto che, per ovviare a capitomboli e drastiche cadute, il Comune della Laguna avanza in modo lapidario con una proposta concreta: il ponte di vetro di Calatrava diventerà di pietra?

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Marco Di Lauro//Getty Images

Come riporta Il Corriere della Sera, infatti, sul tavolo ci sarebbero "500 mila euro inseriti a pagina 15 (al capitolo, «Fondi di legge speciale») nell'emendamento di giunta al bilancio di previsione che sarà approvato dal consiglio comunale la prossima settimana". Unita al documento che annuncerebbe la «Sostituzione pavimentazione ponte Costituzione», la volontà di incentivare le manutenzioni straordinarie del quarto passaggio sul Canal Grande e anche interventi di ripristino alle balaustre. Impraticabile per il gelo, difficile da percorrere sotto la pioggia anche dai turisti più accorti, il tracciato disegnato dall'archistar spagnolo, naturalizzato svizzero, è inoltre delicatissimo: sulle 24 lastre (costate, peraltro, 4.500 euro l'una) non può essere gettato alcun tipo di materiale o sostanza reagente. Primo tra tutti ad essere escluso, quindi, il sale, noto per contrastare l'effetto scivolo del ghiaccio.

Così, anche quest'anno, gli operai hanno cercato di rimediare al crollo delle temperature e alla conseguente lubricità delle superfici calpestabili sistemando una serie di strisce anti-sdrucciolo sulla campata, le stesse che quattro anni fa furono un flop. Come allora, i rivestimenti si sono rivelati sostanzialmente inutili: molte delle lingue orizzontali che dovevano fungere da supporto anti-caduta si sono sollevate a causa dell'umidità. E mentre a Bilbao, il municipio basco ha risolto il problema del ponte sdrucciolevole, sempre di Calatrava, srotolandovi sopra un tappeto in gomma, il piano di Ca' Farsetti mira a non compromettere (troppo) l'estetica dell'opera e del paesaggio lagunare. Sebbene vada verificata la tenuta dei carichi, l'utilizzo della trachite per il ponte della Costituzione troverebbe tutti d'accordo. Mettendoci, finalmente, una pietra sopra.

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Isabella Prisco

 

Digital editor di Elle Decor Italia, ha studiato informatica umanistica per escludere definitivamente i numeri dalla sua vita. Ai codici della programmazione web ha preferito, infatti, le parole della quotidianità, abbracciando il vocabolario dell’estetica che vestiamo e dei luoghi che abitiamo. Genovese all’anagrafe ma milanese per scelta, indaga il verbo della moda e del design nello spazio tra un feed di Instagram e un mercatino dell’antiquariato. Il venerdì, con la Design Gallery della settimana, si diverte a sintetizzare attualità e ispirazione in un racconto per immagini che va dal product design al prêt-à-porter. Su Instagram la trovate come @isabellaprisco.