Caravaggio è stato un pittore italiano vissuto a cavallo tra Cinquecento e Seicento e considerato uno dei più grandi artisti della storia dell’arte occidentale. Il suo stile pittorico, segnato da un forte realismo e da un dirompente utilizzo della luce, rivoluzionò il panorama artistico e andò ad influenzare tutta la successiva arte barocca.

Caravaggio: la vita

Caravaggio, pseudonimo di Michelangelo Merisi, nasce il 29 settembre 1571 a Milano, dove i genitori Fermo Merisi e Lucia Aratori si erano trasferiti da Caravaggio, un piccolo feudo nella bergamasca che consegnò il celebre pseudonimo al pittore.

Nel 1577 la famiglia Merisi fugge da Milano per sfuggire alla terribile peste di San Carlo e ripara a Caravaggio dai parenti. La malattia colpisce tuttavia il padre, il quale muore poco dopo assieme al nonno e a uno zio del futuro pittore.

Nel 1584 il giovane Michelangelo torna a Milano e comincia un apprendistato dal pittore Simone Peterzano che dura fino al 1588.

Tra il ’92 e il ’94 lascia Milano per recarsi a Roma. Degli anni precedenti alla partenza si conosce con certezza bel poco. In questo periodo il pittore potrebbe aver soggiornato in Veneto col maestro e studiato da vicino l’arte di Tiziano, Giorgione e Tintoretto; oppure potrebbe aver avuto incontri ravvicinati con maestri lombardi come Bergognone Foppa, Moretto, Savoldo e Romanino. Di certo si sa che il 29 novembre 1951 morì la madre Lucia e, spartita l’eredità, l’artista lasciò Milano.

Nel 1594 Caravaggio è a Roma presso il monsignor Pandolfo Pucci. L’anno successivo lavora e soggiorna dal pittore Lorenzo Carli. Conosce poi Mario Minniti, suo modello e, secondo alcuni, amante, e il pittore Giuseppe Cesari, presso il cui laboratorio soggiorna per un breve periodo.

Dopo una breve malattia, nel 1597 incontra il cardinal Francesco Maria del Monte, il quale gli compra diversi e lo tiene a servizio per circa tre anni, periodo durante il quale Caravaggio può vivere in una situazione agiata e ottenere un successo crescente.

In questo periodo, grazie anche al servizio presso un altro mecenate, il banchiere Vincenzo Giustiniani, Caravaggio produce alcune delle opere più celebri e, come nel caso della Morte della Vergine, discusse.

Dall’inizio del Seicento e per i successivi anni, Caravaggio viene più volte querelato e arrestato per reati di diffamazione e insolvenza, oltre che schiamazzi, violenze e risse.

Il 28 maggio 1606, a seguito di un alterco sorto durante una partita di pallacorda, Caravaggio uccide Ranuccio Tommasoni. I motivi della rivalità tra i due hanno origini che vengono fatte risalire a vecchi debiti e rivalità sentimentali e politiche.

Caravaggio viene condannato alla decapitazione ma, grazie all’aiuto della famiglia Colonna, riesce a fuggire e riparare a Napoli. Qui rimane per circa un anno dipingendo assiduamente.

Nel 1607 si reca a Malta, dove spera di essere nominato cavaliere per sfuggire alla condanna. L’anno successivo viene arrestato per un litigio e, riuscito ad evadere sempre grazie ai Colonna, si rifugia a Siracusa prima, a Messina e Palermo poi.

Nel 1609 torna a Napoli. Qui dipinge, nel 1610 il suo ultimo quadro, il Martirio di sant'Orsola.

Caravaggio muore il 18 luglio 1610 a Porto Ercole, in Toscana.

Caravaggio: quali sono le opere più importanti

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Tra le opere più famose di Caravaggio appartengono al periodo romano I bari, quadro realizzato nel 1594; il Ragazzo morso da un ramarro (1595), di cui esistono due versioni simili; il Riposo durante la fuga in Egitto (1595); la Canestra di frutta, una natura morta dipinta tra il 1597 e il 1600 che inaugura il genere in Italia; il Bacco (1596); il celebre Scudo con testa di Medusa (1597), un dipinto a olio su uno scudo di legno, di grande impatto visivo; la Natività con i santi Lorenzo e Francesco d'Assisi (1600) attualmente disperso in seguito a un furto; San Matteo e l'angelo (1602); la Conversione di san Paolo (1601) di cui esistono due versioni differenti; la Giuditta e Oloferne (1602); San Matteo e l'angelo (1602); Amor Vincit Omnia (1602-1603); Cattura di Cristo (1602); Morte della Vergine (1604), opera particolarmente apprezzata da Pieter Paul Rubens ma ritenuta indecente dai contemporanei a cause della posa indiscreta e il ventre rigonfio del soggetto sacro; Ecce Homo (1605).

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Al primo periodo napoletano appartengono invece la Flagellazione di Cristo (1607), realizzata in due versioni differenti; Davide con la testa di Golia (1607), primo di una serie di dipinti che raffigurano il tema della decapitazione diventato un’ossessione per l’artista; la Madonna del Rosario (1606-1607); Sette opere di Misericordia (1606-1607).

A Malta Caravaggio dipinge la Decollazione di san Giovanni Battista (1608), a Siracusa il Seppellimento di santa Lucia (1608); a Messina la Resurrezione di Lazzaro (1609).

Tornato a Napoli realizza il Davide con la testa di Golia (1609-1610), particolarmente rilevante in quanto la testa mozzata di Golia è raffigurato il proprio autoritratto; Salomè con la testa del Battista (1607-1610) e il Martirio di sant'Orsola (1610), ultima opera dell’artista.

Caravaggio: dove si trovano i dipinti

Le opere di Caravaggio si trovano per lo più in Italia (45) ma sono presenti anche negli Stati Uniti (10), in Francia(5), in Spagna (5), in Austria (3), in Germania (3) in Regno Unito (3), a Malta (2), in Città del Vaticano (1), in Irlanda (1) e in Russia (1).

La città che ospita il maggior numero di opere di Caravaggio è Roma, con 26 opere sparse tra Galleria Borghese, Galleria nazionale d'arte antica di Palazzo Barberini, la Basilica di Santa Maria del Popolo, la Chiesa di San Luigi dei francesi, la Galleria Doria Pamphilj e collezioni privati.

Segue Firenze, con otto opere esposte tra la Galleria degli Uffizi e Palazzo Pitti.

A Napoli si trovano la Flagellazione di Cristo (Museo nazionale di Capodimonte), il Martirio di Sant’Orsola (palazzo Zevallos) e le Sette opere della misericordia (Museo nazionale di Capodimonte).

A Milano, infine, si trovano esposte presso la Pinacoteca di Brera la Canestra di frutta e la Cena di Emmaus.