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Le case dei grandi pittori che abbiamo visto al cinema

Nulla è autentico quanto le location originali in cui gli artisti vissero e lavorarono davvero

Di
Frida, una scena del filmpinterest
© 2012 Lionsgate Films

Tra i mestieri del cinema che piacciono molto agli appassionati d’architettura, c’è quello del location manager.

Prima delle riprese, questa figura professionale va in giro a effettuare decine di sopralluoghi, per trovare gli ambienti ideali dove girare le scene fino a quel momento descritte soltanto sulla pagina.

Nel caso dei biopic su grandi artisti il suo lavoro è ancora più interessante e rasenta la filologia. La soluzione migliore, infatti, è quasi sempre quella di girare il film nelle location originali, insomma nelle case dove i pittori hanno realmente vissuto.

Ecco quindi una lista di case di pittori illustri, che hanno contribuito, come scenografie, a rendere grandi le loro biografie sul grande schermo.

1

Pollock (2000)

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Il film del regista e attore Ed Harris, sul maestro dell’action painting, è ambientato nella casa originale del pittore a Long Island. Oggi la struttura del 1879 è nota come Pollock-Krasner House and Study Center. Pollock dipingeva nel casotto retrostante, adibito a studio. E siccome ostruiva la vista sulla baia, lo fece spostare. Qui dentro, senza riscaldamento né luce artificiale, dipinse le sue opere più famose. Nel tempo il pavimento fu restaurato, e il nuovo rivestimento protesse i segni della pittura di Pollock dal tempo, finché non furono riscoperti nel 1987-88. Oggi la casa è sede di mostre tutto l’anno, oltre a essere monumento storico nazionale.

2

Turner (2014)

Il film di Mike Leigh racconta il grande pittore britannico che faceva lottare i colori come le emozioni tumultuose del romanticismo. Tra le numerose location c’è anche Petworth House nel West Sussex: una grande magione del XVII secolo dove l’artista lavorò per il conte di Egremont e dove trasformò la biblioteca nel suo studio. Nel film si sono divertiti a creare inquadrature che replicano esattamente alcuni quadri, girate nei luoghi esatti in cui furono dipinti, come l’opera The Artist and his Admirers. Il regista ha spiegato che la luce del sole, nella casa, si comporta ancora come faceva nel 1820, e che a parte gli aggiustamenti necessari, gli interni sono molto simili a come li conobbe Turner. “Se sei nel luogo reale, cambia tutto”, ha detto Leigh.

3

Little Ashes (2008)

Il film di Paul Morrison narra l’incontro giovanile tra il regista Luis Buñuel, il pittore Salvador Dalí e lo scrittore Federico García Lorca. In particolare, racconta il contrastato rapporto d’amore intercorso tra gli ultimi due. Sebbene molte location originali siano andate perdute durante la guerra civile spagnola, molte scene del film sono state girate nella Casa-Museu Salvador Dalì a Portligat, quartiere di Cadaqués, cittadina quasi al confine meridionale con la Francia. Dalì vi visse e lavorò abitualmente dal 1930 fino alla morte di Gala nel 1982. Rappresentò la casa in alcuni dipinti, come ad la Madonna di Port Lligat.

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4

Renoir (2012)

Il regista Gille Bourdos ha ricostruito la casa dove visse e morì il pittore francese Auguste Renoir portandola in Costa Azzurra, nei “Giardini mediterranei” di Domaine du Rayol. L’abitazione originale, infatti, è da mezzo secolo convertita nel Musée Renoir de Cagnes-sur-Mer (a volte neanche i location manager possono nulla contro la dura realtà). Tranne lo studio del pittore ricostruito per le esigenze del film, tutto il resto si svolge in questa sorta di museo botanico di 20 ettari, che ospita flora di fasce climatiche che vanno dalla California al Sudafrica, e molte specie protette. Grande il lavoro svolto dal direttore della fotografia Mark Ping, che ha restituito alle immagini un sapore impressionista.

5

Frida (2002)

Bravi anche i location manager del film sulla pittrice messicana Frida Khalo, che riuscirono a portare la troupe diretta da Julie Taymor nella casa dove Frida viveva col marito e pittore Diego Rivera. Lo studio San Angel si trova nella zona sud di Città del Messico e oggi è noto come Museo Casa Estudio Diego Rivera e Frida Kahlo. Rivera commissionò l’abitazione all’architetto Juan O’Gorman nel 1931. Fu costruita l’anno successivo, e risultò evidente che si trattava di uno dei primi progetti funzionalisti del sudamerica. Gli studi del pittore e della pittrice (Salma Hayek nel film) erano indipendenti, di colori diversi, e collegati da un piccolo ponte.

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Roberto Fiandaca

Roberto Fiandaca è un collaboratore freelance. Per Elledecor.it si occupa di news, di approfondimenti culturali e di progetti di riqualificazione urbanistica e architettonica che promuovano la sostenibilità sociale e ambientale. È nato a Palermo, si è laureato in giurisprudenza a Torino e oggi vive a Roma dove si divide tra giornalismo, scacchi, e sceneggiature per il cinema e la tv.   

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