Oh, arriva Sanremo. L'edizione numero 69. Vi prego, abbiate pietà, continuate a leggere. Abbiamo sentito 24 canzoni nuove e ci teniamo a dirvi quel che pensiamo. Come dite? Non vi interessa? Beh, ok, ma noi vi proponiamo le pagelle ai brani, il riassunto, tutto il necessario per non fare brutta figura se vostra nonna dovesse mai chiedervi "com'è la canzone di Achille Lauro"? Come dite? Non lo farà? Pazienza, ecco a voi le pagelle "da primo ascolto", ovvero completamente inutili e certamente auto-sputtananti (e in rigoroso ordine sparso).

Einar - Parole nuove

Sunto: grande tristezza percepita. Lui dice a lei che se lo lascia lui non la andrà a cercare. Ma poi ci andrà perché è molto ingrifato.

La frase «Io che cerco una risposta / anche quando non c'è» aveva già vinto il premio «concetto più usato di sempre nella storia delle canzoni» nel 1912. Ma Einar ha coraggio e lo ripropone. Poi dice anche «Giuro che se te ne vai / non ti verrò a cercare» e siamo al trionfo.

Voto: 4.5

Daniele Silvestri con Rancore - Argento vivo

Sunto: crescere è parecchio complicato, soprattutto se sei immerso nel mondo “moderno” e i tuoi genitori non capiscono una fava.

Daniele Silvestri è il meglio che c'è perché a differenza di molti ha sempre qualcosa da dire. E soprattutto la dice bene. E pure Rancore la dice bene. «Questa prigione corregge e prepara a una vita / che non esiste più da almeno vent'anni». Ad avercene…

Voto: 8.

Ultimo - I tuoi particolari

Sunto: pensieri assai profondi e ben elaborati, ma non chiedeteci di più perché forse non abbiamo capito.

Spopolerà su YouTube e tra i fan perché, semplicemente, li capisce. Centratissimo. «Siamo soltanto bagagli / viaggiamo in ordini sparsi».

Voto: 7

Nek - Mi farò trovare pronto

Sunto: lui vorrebbe essere pronto ad affrontare l'amore, ma per l'amore non si è pronti mai a meno che tu non sia un avvocato divorzista.

La canzone di Nek sembra incredibilmente una canzone di Nek. Dice «sono pronto / sono pronto / a non esser pronto mai». Filippo, troviamo una soluzione.

Voto: 5

Federica Carta e Shade - Senza farlo apposta

Sunto: l'amore è spesso tormentato. Questo lo è di sicuro. Ma non facciamo drammi per cortesia.

In radio andrà di brutto. E tutti diranno "fa schifo". E tutti comunque la ascolteranno. «C'è la luna piena / Ma tu hai la luna storta». Montale, scansati.

Voto: 6

Achille Lauro - Rolls Royce

Sunto: pensate a vivere. Poi si vedrà.

Ha già vinto anche se non vincerà mai perché è avanti 100 anni, pure 1000. Il ritmo funziona, lui non si prende sul serio e se ne frega abbastanza. La Vita spericolata del 2019. E infatti arriverà ultimo. «Dio ti prego salvaci da questo giorni / tieni da parte un posto / E segnati 'sti nomi».

Aria freschissima. Voto: 8.

Nino d'Angelo e Livio Cori - Un'altra luce

Sunto: sonorità contemporanee ben eseguite e due che si scambiano interessanti punti di vista.

Nino non aver paura, di sbagliare un calcio di rigore. E infatti Nino non lo sbaglia neppure questa volta. E Cori Livio completa l’opera. «Na luna ngopp o mare ca t' accumpagna a sera». Ma pure la pummarola ngopp non scherza.

Voto: 7

The Zen Circus - L' amore è una dittatura

Sunto: non bisogna avere paura di quel che non conosciamo. Tranne della pizza con l’ananas.

Chi li conosce dirà "è il loro pezzo tipico". Chi non li conosce dirà "beh, forse un filo retorici ma bravi". Hanno molto da dire. «Hai la democrazia dentro al cuore / Ma l' amore è una dittatura».

Voto: 7.5

Boomdabash - Per un milione

Sunto: ragionamenti sul fatto che un milione è tanto ma ci sono cose che valgono di più. Forse.

Entra in testa. Non c’è molto da aggiungere. «E non c' è niente al mondo / Di migliore di te / Nemmeno vincere un milione». Pensaci bene.

Voto: 6

Arisa - Mi sento bene

Sunto: vi dico quello che mi pare e come mi pare.

Sembra un musical. Anzi no, lo spot di una bibita. Anzi no, la sigla di un cartone animato. «E più non penso e più mi sento bene». Ecco, non pensarci. È talmente brutta che forse in realtà è bella, ma al momento non ce la sentiamo.

Voto: 5 (ma è bella).

Simone Cristicchi - Abbi cura di me

Sunto: esaltazione della vita che non è affatto male anche se tutti ci rompono i maroni.

Cristicchi ha il dono della parola ben scritta, ma se questa la mettono dopo le 23 mia nonna va in catalessi e si sveglia a Pasquetta. «Ti immagini se cominciassimo a volare». E chi sei, Mandrake?

Voto: 5.

Francesco Renga - Aspetto che torni

Sunto: un amore allenta il dolore per la perdita della mamma. Ma alla lunga rischiano di diventare due dolori.

Scritta da Bungaro, cantata da Renga e l’effetto è quello del “già sentito”. Se l’avesse scritta Renga con la voce di Bungaro probabilmente sarebbe stato meglio. «Sei l'ossigeno che cerco / quando resto senza fiato»). Meglio l’aerosol.

Voto: 5

Mahmood- Soldi

Sunto: se mischi lo champagne con il Ramadan rischi di risultare un filo incoerente.

Mahmood parla chiaro, le rime sono centrate, il brano dice cose “complicate” ma in totale leggerezza. «Pensavi solo ai soldi, soldi. Io da te non ho voluto soldi».

Voto: 6.5

Negrita - I ragazzi stanno bene

Sunto: c’è questo tizio che vuole far pace col mondo, ma il mondo è infame e non dà la mano.

I Negrita son sempre bravi e non devono dimostrare nulla. Però «Voglio un sogno da sognare / E voglio ridere» è da sei mesi senza condizionale.

Voto: 6.5.

Patty Pravo con Briga - Un po' come la vita

Sunto: alcune domande, un po’ di sentimento. Mescolare con attenzione.

Si percepisce l’eleganza. Dicono delle cose molto bene, senza dire nulla. Una specie supercazzola sanremese. «Ma intanto dimmi il cielo / dove va a finire». Eh, se lo sapessi sarei molto ricco e non dovrei scrivere le pagelle alle canzoni di Sanremo.

Voto: 5

Anna Tatangelo - Le nostre anime di notte

Sunto: lei dice a lui quello che pensa di loro ma lui probabilmente sta già pensando di andare al Gugliel Motel con l’amante.

Ben cantata. E basta. «Le nostre anime di notte / Sono più limpide che mai». Al buio è bella anche Mariangela Fantozzi.

Voto: 6

Paola Turci - L'ultimo ostacolo

Sunto: lei dice a lui che ci sono molti ostacoli da affrontare insieme. Lui non risponde, perché altrimenti direbbe “sì ma il mutuo lo pago io”. È impossibile parlar male di Paola che è bravissima, però qui siamo al trito e ritrito. «Piove però / siamo fuori pericolo». Occhio alle piogge acide.

Voto: 5

Ex-Otago - Solo una canzone

Sunto: lui dice a lei che è difficile stare insieme, soprattutto dopo 10 anni.

Gli Ex-Otago hanno ragione, alla lunga ci si rompe le balle. Loro lo dicono meglio e danno speranze. «Non è semplice / restare complici / un amante credibile / quando l'amore non è giovane».

Voto: 6.5

Ghemon - Rose viola

Sunto: lui parla bene di lei ma forse le sta un po' sui maroni.

Ecco, anche questa canzone è "elegante", ma è elegante per davvero, originale, pulitissima. «Frasi squisite quelle tue / che ora sanno di cibo per gatti». Chiarissimo.

Voto: 7

Motta - Dov'è L'Italia

Sunto: probabilmente parla di amore. E forse anche di immigrazione. Anzi, è così.

Non si capisce molto, ma questo non significa nulla. Le canzoni di Motta meno le capisci più son belle. Comunque ce l'ha con un certo tipo di Italia e di italiani. Forse. («dov' è l'Italia amore mio / mi sono perso»).

Voto: 7.5

Irama - La ragazza con il cuore di latta

Sunto: lui dice a lei che pensa lui a tutti e due e soprattutto a farle dimenticare il padre che la corcava di mazzate.

Zuccherosa quanto basta per fare impazzire milioni di giovani donne. Ma anche mia nonna lo ama. «Ma non sei più da sola / ora siamo in due / io ci sarò comunque vada». Le solite promesse, poi scappano con la segretaria.

Voto: 6.5

Loredana Berté - Cosa ti aspetti da me

Sunto: lei dice a lui di non pretendere troppo che in fondo lui non è che sia tutta 'sta favola.

La Bertè mica deve rendere conto a me o a te. E infatti fa come le pare. «Che cosa vuoi da me / che tanto non lo vuoi / quello che cerchi tu da me». Insomma, lui è uno stronzo.

Voto: 6.5

Enrico Nigiotti - Nonno Hollywood

Sunto: lui dice al nonno che gli manca molto e che lo ha lasciato in un mondo pieno di merda.

Il nipote che parla al nonno funziona sempre. Anche in questo caso. «Nonno mi hai lasciato dentro un mondo a pile / centri commerciali al posto del cortile».

Voto: 7

Il Volo - Musica che resta

Sunto: lui dice a lei che loro sono molto belli e speciali. Ma lo fa con degli acuti talmente sparati che lei deve essere certamente sorda.

Si sono messi in 5 per scrivere questa canzone, pure la Nannini, e probabilmente piacerà molto. Ma a noi non ci frega. Proprio no. L'acuto alla Al Bano lo può fare solo Al Bano. «Tra miliardi di persone / Ti ho riconosciuto nella confusione». Tinderata selvaggia?

Voto: 5

Oppure tutto il contrario.