Nonostante il suo innegabile successo, Netflix ha un problema: dei suoi 137 milioni di abbonati, ben 79 si trovano negli Stati Uniti e circa 30 milioni in Europa. Nel resto del mondo, insomma, la diffusione del colosso del videostreaming è ancora marginale. Una situazione da risolvere al più presto, considerata la fame di crescita di Netflix (in nome della sacra “scalabilità”) e le potenzialità soprattutto del mercato asiatico.

Ed è proprio per questo che Netflix sta testando un servizio pensato solo per il mobile (smartphone e tablet) a un prezzo dimezzato rispetto alla più economica delle offerte attuali; quella da 7,9 euro al mese. La sperimentazione è già partita in Malesia e in altre nazioni, che la società non ha ancora specificato. È una strategia sensata: soprattutto perché nei paesi asiatici gli smartphone sono spesso l’unico dispositivo tecnologico in dotazione alle famiglie.

nel resto del mondo sarebbe una scelta conveniente? Da una parte, potrebbe attirare una base utenti giovanissima, ma entrerebbe in concorrenza con altre offerte netflix

L’obiettivo è anche quello di non lasciarsi surclassare nei paesi in via di sviluppo da concorrenti sempre più agguerriti: in India sta crescendo con molta rapidità la piattaforma di streaming Hotstar, mentre iFlix – supportato da Sky – è già diffuso in 28 paesi. Altri servizi minori, come HOOQ (con base a Singapore) e Viu (fondato a Hong Kong), puntano su un prezzo molto aggressivo; a partire da 3 dollari al mese.

A questa strategia si accompagna la volontà di proporre sempre più contenuti pensati su misura per il mercato asiatico e indiano in particolare: solo questo mese Netflix ha rivelato l’elenco di 8 nuovi film e una serie tv prodotti appositamente per l’India; dimostrando come la società fondata da Reed Hastings stia puntando in particolare sulla nazione da 1,4 miliardi di abitanti.

Al momento non è noto se questa forma di abbonamento sarà diffusa anche nel resto del mondo. Sarebbe una scelta conveniente? Da una parte, potrebbe attirare una base utenti giovanissima, in grado di affrontare un impegno economico così ridotto e che non si fa troppi problemi a guardare le serie tv sullo smartphone (o sul tablet); dall’altra, rischia di entrare direttamente in competizione con le altre forme di abbonamento più remunerative. Una cosa è certa: per crescere, Netflix ha deciso di posare gli occhi molto lontano dall’Occidente. Resta da capire se l’agguerrita concorrenza locale glielo consentirà.

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