Cento. Parcheggi a pagamento, commercianti si serie B, sporcizia, incuria, spaccio, accattonaggio, istituzioni assenti. Basta, riprendiamoci Cento”. È il messaggio che Casapound ha lasciato tramite volantini sulla porta della sede del Pd di Cento.

Il blitz a suon di colla è avvenuto nella notte tra domenica e lunedì e i manifesti sono stati subito rimossi dai volontari dem. Quanto basta per far grida il segretario di circolo Ivan Greghi a “un simbolico attacco intimidatorio al nostro operato e alla nostra presenza”.

Greghi si augura che il gesto venga condannato, oltre che dal Pd, anche da tutte le altre forze politiche cittadine oltre alle istituzioni, ricordando che Casapound, “partito di evocazione fascista, a livello nazionale è famosa la sua preoccupante vicinanza al mondo della violenza, dell’intimidazione, della delinquenza e dell’aggressione”.

“Il clima di intolleranza che tale sigla sta seminando deve necessariamente essere fermato – aggiunge il segretario -. Pertanto, nel condannare il gesto chiedo alle istituzioni e a tutte le forze che si riconoscano nei valori della democrazia e che ripudino la violenza e l’intimidazione come forma di lotta politica, di vigilare affinché comportamenti al limite della legalità non ledano l’incomprimibile valore democratico nel quale trova fondamento la Costituzione, che è bene ricordare vieta le riorganizzazione del Partito Fascista”.