Politica
19 Dicembre 2017
Morghen: "Situazione ferrarese sotto monitoraggio, secondo la Regione l'insuccesso causato dai cittadini"

Calotte, il M5S contatta l’anticorruzione

di Redazione | 3 min

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“Ci siamo recati presso gli enti di controllo della Regione Emilia-Romagna per fare passi avanti sulla valutazione del sistema di raccolta a calotta. In primo luogo abbiamo portato all’attenzione di Maurizio Ricciardelli, responsabile del servizio giuridico del territorio e dell’anticorruzione la famosa delibera di Anac e le recenti deliberazioni del Consiglio di Stato sul rinnovo dei bandi per i servizi in affidamento per i quali è necessario includere il principio di rotazione; poi abbiamo chiesto alla direttrice del’ufficio di gestione del servizio rifiuti un indirizzo di controllo su quanto sta accadendo e se sia in ottemperanza alla normativa regionale vigente”.

È iniziata così martedì mattina la conferenza stampa di Ilaria Morghen e di Paolo Pinnini del Movimento 5 Stelle che dapprima hanno consultato la Regione e poi preparato 17 emendamenti e una risoluzione che verranno presentati una volta pubblicata la delibera di giunta che affiderà il servizio di raccolta rifiuti in deroga regolandone anche le tariffe, “dei correttivi per le criticità che sono emerse”.

“Dal servizio rifiuti — continua Morghen — ci è stato detto che la situazione ferrarese è sotto osservazione, anche se la quota di insuccesso del nuovo sistema sarebbe da imputarsi, come per altri luoghi, al conservatorismo dei cittadini che viene superato con il tempo e la continuità nell’applicazione del sistema, mentre sugli impedimenti al conferimento ci è stato detto che a Bologna sono state segnalate le stesse criticità ed è in sperimentazione una calotta ad utilizzo facilitato”.

Dati certi, come quelli che ha chiesto il Movimento, non ce ne sono “perché il sistema basato sul riconoscimento dell’utenza è attivo in 48 comuni e oltre 300 devono ancora applicare la normativa regionale, di fatto siamo ancora a un livello sperimentale, e per questo abbiamo richiesto prima di una valutazione soggettiva gli indicatori di risultato e la quota di abbandono del sistema calotta”.

Le proposte dei Cinque Stelle sono variegate: “In primo luogo proporremo con una risoluzione di eliminare l’esenzione di Hera dal pagamento della tassa sull’occupazione di suolo pubblico perché crediamo che una società quotata in Borsa possa sostenere la spesa”, destinando poi i proventi a progetti di aiuto e di avvio di attività produttive o di incremento occupazionale, oltre all’introduzione di una calotta autonoma per pannolini, lettiere, deiezioni canine e altri rifiuti similari.

I pentastellati propongono anche un nuovo sistema di premialità della tariffa e uno di riscontro dei conferimenti; un sistema di raccolta porta a porta per i portatori di handicap o gli anziani; la rimodulazione della quota fissa per le utenze non domestiche — ovvero edifici di culto, associazioni, sindacati e partiti — a favore di sgravi alle attività produttive; la rimodulazione della tariffa sui mesi di effettivo conferimento in caso di assenza dal territorio; un principio di autotutela in caso di mancato efficientamento del servizio e la responsabilità del gestore del servizio rifiuti in caso di malfunzionamento delle calotte il quale — chiederanno i consiglieri del Movimento — applicherà solo la tariffa minima, oltre a un conguaglio a favore dei cittadini nel caso di errori a loro sfavore nella determinazione degli importi l’anno successivo al primo avvio della tariffa puntuale.

Infine, segnala sempre Morghen, “l’affidamento del servizio in deroga contrasta le delibere di Anac e la giurisprudenza, per questo ci siamo rivolti allo staff anticorruzione regionale, anche perché esiste un referente nell’anticorruzione che è in Atersir ed è uno dei destinatari della delibera Anac. C’è un conflitto d’interesse critico, qualcuno doveva vigilare e non l’ha fatto e qualcuno dovrà dare delle risposte”.

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